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L'unione sarda. Piccoli Comuni, vertice con Alfano Oppus: «Fuori dal Patto di stabilità»

Il sindaco di Mandas con la delegazione dell'Anci

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«I Comuni sotto i 5 mila abitanti devono poter spendere le poche risorse che hanno a disposizione». Vanno, quindi, esclusi dal Patto di stabilità: è la richiesta presentata ieri mattina da Umberto Oppus, sindaco di Mandas e rappresentante dei piccoli centri nella delegazione dell'Anci ricevuta dal ministro degli Interni Angelino Alfano. Il responsabile del Viminale ha presieduto la Conferenza Stato-Città e autonomie locali, un organismo di confronto a tre fra Governo, Province e Comuni. Presenti anche il sottosegretario all'Economia Beretta, i sindaci di Torino Piero Fassino (da ieri presidente Anci), Livorno Alessandro Cosimi, Venezia Giorgio Orsoni, oltre al presidente dell'Unione Province Italiane, Antonio Saitta. Tra i provvedimenti approvati, lo schema di decreto di riparto ai Comuni del gettito Imu sugli immobili comunali. Si è anche parlato dei costi standard dei servizi comunali e dell'avvio delle funzioni associate nei piccoli Comuni. «Ho sottolineato», spiega Umberto Oppus, «la situazione di emergenza dei centri sotto i 5 mila abitanti che devono affrontare dal 2013 il problema del Patto e attuare le norme relative alle funzioni associate. Ho chiesto al ministro di porre al governo con forza l'esclusione dei comuni tra mille e i 5 mila abitanti dal Patto di stabilità, altrimenti costretti ad affrontare una situazione sempre più grave». Vale a dire il blocco investimenti, gli appalti bloccati, i servizi ai cittadini tagliati. «Alfano», conclude il sindaco di Mandas, «ha preso l'impegno, conoscendo il problema, di lavorare per superarlo».

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