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L'unione sarda. Riformatori all'attacco «Prima via le Province, poi parliamo del voto»

CENTRODESTRA. Faccia a faccia tra Cappellacci e Cossa

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Si fanno, non si fanno. Il centrodestra sfoglia la margherita: le primarie per le regionali sarde continuano a essere un'incognita. E le forze dell'alleanza che governa la Regione da un lato attendono che dal palazzo romano di via dell'Umiltà, sede nazionale del Pdl, arrivi il via libera alle prime consultazioni popolari per la scelta del leader nella storia del centrodestra italiano; dall'altro chiedono un chiarimento generale al maggiore azionista della coalizione, cioè il Pdl.
INCONTRO Sul tavolo non ci sono solo le regole delle consultazioni e la data della loro convocazione, ma anche i programmi. I primi a farsi avanti, ieri, sono stati i Riformatori: convocati dal governatore Ugo Cappellacci per discutere di primarie, hanno cambiato prospettiva, vincolando ogni confronto sul tema alla conclusione del percorso per la cancellazione delle Province. «Chiediamo formalmente che si concluda l'iter legislativo per dare corso alla volontà dei cittadini emersa con i referendum», dice il coordinatore regionale Michele Cossa. «Poi possiamo anche parlare di primarie». E, in tal caso, il nome caldo dei Riformatori sarebbe quello dell'ex assessore al Bilancio Giorgio La Spisa.
ATTESA In casa Udc - come nei giorni scorsi ha confermato il leader Giorgio Oppi - si gradirebbe una maggiore chiarezza nelle scelte e costanza nel rispetto degli accordi, bocciando i tentativi di fughe in avanti che non sarebbero senz'altro salutari in vista del voto di febbraio: «Vediamo prima lo scenario», argomenta Oppi, «aspettiamo di capire se le primarie ci saranno e poi trarremo le nostre conclusioni. Ogni discorso ora mi pare prematuro». Umberto Oppus, direttore di Anci Sardegna, o Sergio Milia, assessore alla Cultura, potrebbero essere i candidati scudo crociati.
SCAMBI DI VEDUTE L'Udc sarà convocata a Villa Devoto da Cappellacci per capire la linea del partito di Casini sulle consultazioni per individuare il candidato presidente nei prossimi giorni. Oggi è il turno di Fratelli d'Italia, che lunedì a Oristano riunirà i vertici: dovrebbe essere designato come candidato l'ex presidente della commissione Urbanistica Matteo Sanna. Il primo vertice bilaterale tra il governatore e i partiti, quello di ieri con i Riformatori, è stato comunque interlocutorio. Il coordinatore Cossa, e con lui il vicecapogruppo in Consiglio Franco Meloni, sono stati chiari: si riunisca subito la commissione Autonomia e Riforme e venga esitato in tempi brevi il testo di legge di modifica dell'articolo 43 dello Statuto sardo che contempla le province e, contestualmente, la legge di riforma che le trasforma in enti di secondo livello. Quindi l'approvazione in Aula, che potrebbe avvenire tra fine agosto e i primi di settembre, giusto in tempo per riprendere il dialogo su programma, alleanze e primarie di coalizione. «Se si vuol essere conseguenti», dice Cossa, «la commissione deve riunirsi subito per affrontare la riforma dell'articolo 43 dello Statuto. Oggi scade il termine per il parere del Cal, il consiglio delle autonomie locali, che di solito è molto loquace ma stavolta non ha trovato nemmeno il tempo per riunirsi a discutere di una proposta di modifica dello Statuto così importante. La Commissione si è riunita d'urgenza per la legge elettorale: la maggioranza dimostri altrettanta determinazione per la legge che abolisce le Province».
IL PDL L'attesa per le decisioni di via dell'Umiltà riguarda soprattutto il Pdl. Oltre al presidente Cappellacci e a Mario Diana, potrebbe essere della partita anche la presidente del Consiglio Claudia Lombardo, mentre ancora non è dato sapere se sarà in campo il leader di Unidos Mauro Pili.
Lorenzo Piras

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