Meridiana ora conferma: niente prenotazioni sui voli dalla Sardegna per Cagliari e Roma fino a quando non sarà conclusa la gara per la continuità territoriale. E poco importa se i sardi chiedono certezze. Niente da fare. «In relazione alle rotte tra Milano-Linate, Roma-Fiumicino e gli aeroporti della Sardegna, al momento non ci sono i presupposti per porre in vendita biglietti per partenze in data successiva al 27 ottobre, in quanto la relativa operatività è legata all'esito delle procedure di gara indette dalla Regione, che prevedono diritti di esclusiva a favore dell'aggiudicatario di ciascuna rotta», si legge in una nota.
NESSUNA CERTEZZA La nuova continuità territoriale, dunque, divide la Regione e Meridiana e la decisione di bloccare le prenotazioni dopo il 27 ottobre viene letta come il preludio di un disimpegno. La Regione, attraverso il presidente Ugo Cappellacci, mostra qualche dubbio sull'atteggiamento della compagnia. «Non vorrei», dice, «che questo atteggiamento fosse il sintomo di un disimpegno rispetto alla Sardegna e in particolare sulla gara per la Continuità territoriale».
Il governatore, dunque, non fa altro che dare voce a un dubbio che ormai sembra aleggiare nel mondo del trasporto aereo. Alle compagnie la continuità territoriale non piace, nonostante gli oltre 40 milioni di euro di contributi pubblici destinati a questo scopo. L'imposizione di obblighi su frequenze, orari e tariffe, viene vista con diffidenza dai vettori, che vogliono libertà di manovra, anche quando comporta la limitazione del diritto alla mobilità dei sardi per nove mesi all'anno (quelli di minor traffico).
IL DISEGNO Per ora Meridiana ha bloccato le prenotazioni, mentre in passato, pur durante l'espletamento della gara, venivano comunque garantite, per poi far transitare i passeggeri da un vettore all'altro in caso di aggiudicazione delle rotte. Questa volta, invece, Alitalia assicura le prenotazioni su alcune tratte (da Cagliari per Roma e Milano) mentre Meridiana ha fermato tutto. E questo, secondo i sindacati, sarebbe il segno di un disimpegno sulle rotte per la Sardegna, con l'idea di cancellare il vecchio modello di business di Meridiana a favore di quello di Air Italy, dove il costo del lavoro è nettamente più basso.
La società, però, precisa che «da cinquant'anni la sua missione è quella di essere vettore di riferimento per la Sardegna» e questo accade anche «accollandosi le conseguenze operative ed economiche» della continuità, «nella propria autonomia di società privata e senza alcun onere per i contribuenti». Tanto più, aggiunge Meridiana, che il «gruppo è orgoglioso di essere ospitato in Sardegna da cinquant'anni e di avere mantenuto sempre un forte legame con il territorio». Un legame che però ora sembra venir meno. «Spero non sia così», afferma Cappellacci, «ma non c'è solo Meridiana. Sul mercato ci sono altre compagnie interessate alla gara. Mi auguro, comunque, che Meridiana faccia la sua parte».
Giuseppe Deiana