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L'unione sarda. Guerra di cifre sui fondi Ue

Deriu: «Non spesi 1,6 milioni». Zedda: «Dati sbagliati»

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Si preannuncia come una battaglia senza esclusione di colpi quella sui Fondi europei di sviluppo regionale (Fesr) e agricolo sviluppo rurale (Fears). L'Unione province sarde punta il dito contro la Regione colpevole - secondo il presidente Roberto Deriu - di aver speso appena 900 milioni di euro degli oltre 2,5 miliardi che sono stati assegnati attraverso il Programma operativo regionale 2007/2013. Nelle casse regionali ci sarebbero circa 1,6 miliardi di euro non ancora spesi e che, sempre secondo Deriu, rischiano di essere revocati alla Sardegna, per effetto dei meccanismi del disimpegno automatico. «Per spendere queste risorse, pari al 63% del totale», avvisa il presidente dell'Ups, «abbiamo un anno e mezzo di tempo. Se questi soldi non dovessero essere impegnati per l'attuazione di progetti, verrebbero automaticamente revocati».
I DATI Nel documento presentato dall'Ups viene messo in evidenza il confronto con i dati della Regione. Che sul Por Fesr certifica una spesa di 771,4 milioni di euro (il 60% delle risorse disponibili) e sul Por Fears di 668,2 milioni (52%), per un totale di circa 1,4 milioni di euro (pari al 56% dei fondi messi a disposizione). Dall'Ups rimarcano invece che la spendita, in base a quanto è contenuto nei verbali del Comitato di Sorveglianza, sui fondi Fesr, ha sfiorato appena il 21,5%. «Tutti gli enti locali», sottolinea Deriu, «hanno una maggiore capacità di spesa, sono molto più veloci ed efficaci. Dai verbali del Comitato di sorveglianza emerge anche che la Regione ha svolto operazioni di ingegneria finanziaria, non ha speso i soldi e non li sta spendendo. Chiedo che la metà del bilancio regionale ordinario possa essere trasferito agli Enti locali. Sarebbe un modo anche per aumentare la democraticità del sistema».
LA REGIONE Immediata la replica dell'assessore regionale della Programmazione Alessandra Zedda, che smentisce categoricamente quanto dichiarato dall'Ups. «In base ai dati del ministero», chiarisce l'assessore Zedda, «per la spesa dei fondi Por Fesr abbiamo una percentuale ben più alta e che conferma che siamo la terza regione in Italia per l'utilizzo di queste risorse. La certificazione l'avremo in un altro momento ma siamo in grado di produrla. La novità è che avremo altri 6 mesi per utilizzare i fondi residui, anche se non ho intenzione di prendere questo aspetto come parametro di riferimento per quanto riguarda la spesa, perché abbiamo già accelerato la spendita nel corso di quest'anno. Il dato del 21%, da una verifica fatta con gli uffici, non ci risulta. Invito l'Ups a basarsi sui dati del ministero».
Eleonora Bullegas

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