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L'unione sarda. Saras, 200 milioni di perdite

Cresce nel semestre il “rosso” per la raffineria Moratti. Giù i ricavi (-6%)

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Saras ha chiuso il semestre dell'anno con una perdita di oltre 200 milioni di euro. Nel dettaglio, la raffineria della famiglia Moratti ha registrato un risultato netto negativo per 201,3 milioni, in peggioramento rispetto alla perdita di un anno fa di 117,7 milioni. I ricavi sono scesi invece a 5,44 miliardi di euro (-6%).
GLI INCENTIVI Il rosso, spiega Saras, «è legato principalmente alla minor svalutazione degli inventari petroliferi rispetto alla svalutazione sul contratto degli incentivi, il cosiddetto Cip 6», ovvero la delibera del Comitato interministeriale prezzi del 1992 che stabilì gli incentivi per l'energia elettrica prodotta con impianti alimentati con fonti rinnovabili e assimilate.
La revisione della tariffa «ha determinato» per Saras «una svalutazione del contratto pari a circa 232 milioni di euro ante imposte, contabilizzata nel secondo trimestre del 2013».
ROSNEFT «Questo trimestre», ha commentato il presidente Gian Marco Moratti, «è stato particolarmente denso di avvenimenti importanti per il gruppo.
A giugno Rosneft è diventato azionista di Saras con una quota del 21%. La presenza di un socio così prestigioso», ha aggiunto Moratti, «rafforza notevolmente il posizionamento competitivo della nostra società ed è un riconoscimento di enorme soddisfazione per il gruppo Saras e per le persone che con grande dedizione vi lavorano».
Un altro evento di rilievo, ha sottolineato il presidente della società, «è stata la firma, il 24 giugno a San Pietroburgo, di un accordo per la creazione di una joint venture paritetica tra Rosneft e Saras, dedicata alle attività commerciali su grezzo e prodotti petroliferi. Entrambe le società credono molto in questo progetto, e vi stanno dedicando grandi energie».
SARLUX Infine, ha commentato Moratti, il primo luglio, «il gruppo ha messo in atto la riorganizzazione societaria precedentemente annunciata ai mercati, trasferendo le attività di raffinazione detenute da Saras alla controllata Sarlux. La transizione è avvenuta con pieno successo e nel rispetto dei tempi, grazie alla professionalità e all'impegno di tutto il nostro personale».
GLI ANALISTI A detta degli esperti di Equita Sim, i risultati di Saras sono «senza spunti operativi importanti: la raffinazione è risultata debole come nelle attese. Il conto economico è peggiorato probabilmente per una diversa contabilizzazione delle imposte: crediamo che non siano stati contabilizzati benefici fiscali sulle perdite del semestre», hanno precisato dalla Sim milanese, evidenziando però il «buon controllo del debito». ( lan. ol. )

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