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L'unione sarda. Questo pomeriggio al Sacro Cuore l'addio a Martina

Tumulazione a Bitti

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dal nostro inviato
ONANÌ Da questa sera Martina riposerà nella tomba della famiglia paterna, a Bitti. La tumulazione avverrà dopo i funerali che verranno celebrati alle quattro e mezza del pomeriggio nella parrocchia del Sacro Cuore di Onanì, un edificio giallo che guarda a Monte Pizzutu .
L'ESTATE È FINITA Il sindaco Clara Michelangeli ha proclamato il lutto cittadino e annullato tutte le manifestazioni previste per l'estate nel paese di quattrocento anime nel cuore della Barbagia. «Di fronte a queste tragedie non ci sono parole che possano spiegare ciò che proviamo. Esprimo tutta la mia solidarietà, come mamma e come sindaco, e quella dell'amministrazione comunale alla famiglia di Martina colpita da un episodio che ci lascia sgomenti». Niente serate di jazz né musica all'aperto. L'autunno a Onanì è già arrivato.
La famiglia Carta in paese la conoscono tutti. Martina partecipava a qualunque iniziativa dedicata ai più piccoli, amava la gente e la compagnia. Proprio come i suoi genitori che ogni anno in occasione di Cortes apertas aprivano le porte della propria casa a visitatori e turisti. Persone umili e accoglienti. Lui muratore di Bitti, figlio di una famiglia numerosa e molto conosciuta. Appassionato di musica e di canti tradizionali. Lei, orfana di madre fin da ragazzina, aveva diviso quel dolore con l'unico fratello, Giuseppe. Insieme qualche anno fa hanno affrontato la morte del padre ormai anziano.
IL NUOVO LAVORO La settimana scorsa per Maria Antonietta Niola era arrivata la buona notizia: assunta con un contratto trimestrale allo sportello dell'ufficio turistico del Comune di Onanì. Un motivo per festeggiare cancellato in un lampo sabato pomeriggio quando quella giornata di mare insieme agli amici si è spezzata sulla battigia davanti al corpo privo di vita della figlia. Maria Antonietta Niola da allora non ha fatto altro che chiedersi il perché. Ai parenti che sono venuti per farle coraggio durante la veglia non ha avuto la forza di chiedere nient'altro.
M. C.

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