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L'unione sarda. Lingua blu, cresce l'allarme

L'associazione Aipa: colpiti i migliori allevamenti del territorio

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NUORO Dopo i focolai segnalati nella piana di Ottana, nella valle del Cedrino e nel Mandrolisai l'associazione interprovinciale allevatori esprime preoccupazione per il dilagare della Lingua blu, accentuata dal fatto che l'epidemia viene segnalata in centri rimasti finora immuni dal virus. «Sono capi ovini di alto valore genetico che concorrono al miglioramento della razza anche negli allevamenti commerciali tramite gli arieti», sottolinea Stefano Ferranti, presidente dell'Aipa, richiamando un motivo in più di preoccupazione.
Gli allevamenti colpiti, infatti, rappresentano realtà aziendali di prim'ordine, con linee genetiche realizzate in tanti anni di investimenti e di appassionato lavoro da parte di pastori e tecnici in quanto si tratta di capi ovini iscritti al libro genealogico della pecora di razza sarda e sottoposti a regolari controlli.
«C'è grande allarme per gli animali già morti ai quali speriamo non si aggiungano i danni dovuti agli aborti», dice Ferranti. E aggiunge: «Il continuo aggiornamento del numero di focolai indica che la malattia, che non è contagiosa, sta sfruttando appieno le favorevoli condizioni climatiche che consentono al vettore di infettare gli ovini. Per questo l'Aipa è a disposizione dei propri associati per fornire tutte le informazioni».
In questo momento di emergenza possono essere utilizzati metodi preventivi indiretti come repellenti, il ricovero degli animali all'imbrunire o reti anti culicoides «in attesa - sottolinea Ferranti - che le autorità sanitarie regionali e l'assessorato all'Agricoltura predispongano con la massima urgenza un piano efficace di controllo della malattia mettendo in campo tutte le professionalità dell'Isola come l'università, l'Istituto zooprofilattico, i veterinari della Asl e i liberi professionisti, l'Aipa e l'assistenza tecnica, ma che veda come protagonista principale l'allevatore il quale in questo momento vede andare in fumo il lavoro di tanti anni e spera che venga risarcito in tempi brevi dei danni subiti».

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