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L'unione sarda. Per tremila sardi la vera vacanza si fa in camper

TURISMO. Acquisti, cresce l'usato

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Sono sempre di più anche in Sardegna le famiglie e i giovani che scelgono di fare le vacanze in camper. Secondo l'associazione dei camperisti sardi, che conta 385 iscritti, i mezzi attualmente immatricolati nell'Isola sarebbero circa 3mila, tanto basta per avere un'idea di quanti siano i sardi amanti del turismo itinerante. Soprattutto in periodo di crisi può essere conveniente investire parte dei risparmi nell'acquisto di un camper, magari non di prima mano. «Il budget per un mezzo confortevole e nuovo», spiega Salvatore Palma, presidente dell'associazione camperisti sardi «parte dai 40mila euro. Non tutti possono permettersi di spendere cifre del genere e, all'inizio, si opta per un mezzo usato che si può trovare per circa 5mila euro».
LE CRITICITÀ Per i camperisti che vogliono visitare l'Isola il punto debole è rappresentato dai rari o, in certi casi, inesistenti punti di sosta attrezzati. In caso di necessità, spesso si è costretti a fermarsi in aree improvvisate, abusive e senza servizi, né acqua né corrente elettrica. «Purtroppo, per i turisti che trascorrono un weekend o periodi più lunghi in Sardegna», aggiunge Palma, «spostarsi col camper non sempre è comodo. Capita di fare tappa in posti che dovrebbero essere sicuri, per poi scoprire che chi li gestisce ha la licenza per altre attività ma non per servizi ai camperisti». Il paradosso è che mancano strutture proprio nelle città principali. «I turisti che si vogliono fermare per una visita a Cagliari», chiarisce il presidente dell'associazione camperisti sardi, «non possono sostare perché non ci sono aree attrezzate. Ce n'è solo una privata di rimessaggio vicino alla Fiera, che viene usata come zona per la sosta. Mentre esistono le aree a Nuoro, Sassari e Oristano, dove ce ne sono addirittura due comunali». (e.b.)

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