Partecipa a labarbagia.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

L'unione sarda. «Una nave senza guida»

NUORO. Tares, Città in Comune va all'attacco della giunta Bianchi

Condividi su:

NUORO La politica non va in vacanza e il movimento d'opposizione “Città in Comune” attacca la giunta Bianchi sulla Tares. «Il tempestivo preannuncio della nuova tariffa permetterà ai nuoresi di affrontare con oculatezza e senza sfarzi le spese per la festa del Redentore. Il pagamento della prima rata della Tares coincide con il 31 agosto così come furtivamente stabilito durante una riunione che la Giunta ha taciuto alla città, lasciando ai consiglieri di opposizione l'incombenza di annunciare il proposito dell'esecutivo di infilare le mani nelle tasche dei cittadini», sottolinea una nota della segreteria politica del movimento.
«L'operazione parte da lontano e non può essere negato il fraudolento intervento dello Stato - prosegue “Città in Comune” - ma non bisogna nascondere le responsabilità che cadono in capo a Giunta e Consiglio. Siamo stati costretti a tentare una regolamentare convocazione della commissione Bilancio che è andata deserta per mancanza del numero legale. Lo sapevamo. Oramai sono senza pudore».
“Città in Comune” parla di «sbalorditiva sequenza di norme restrittive adottate in rapida e fibrillante successione». E aggiunge: «Ha definitivamente chiarito ai nuoresi la evidente inadeguatezza dell'attuale governo locale, incapace di governare e continuamente alla ricerca di fughe e rinvii tipiche di chi ha raggiunto la consapevolezza di non essere all'altezza del compito e che dimostra di essere più interessato ai prossimi imminenti passaggi elettorali. Tutto appare pervicacemente immobilizzato: commissioni e consigli comunali convocati col contagocce. Sulle iniziative per la Fondazione universitaria non si muove una foglia in attesa che vengano abolite le Province. Permangono gli enti di sottogoverno da anni commissariati
(biblioteca Satta e consorzio universitario). Il consorzio Deledda è finito nel triangolo delle Bermude, il monte Ortobene occupa il tempo dei sognatori, per le pari opportunità c'è tempo nel 2015, il Puc ha più illusioni che speranze». Il movimento parla di «una nave irrimediabilmente senza guida».

Condividi su:

Seguici su Facebook