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L'unione sarda. Il Comune alle associazioni: «Dovete pagarvi le bollette»

MACOMER. Polemica interrogazione di Giuseppe Ledda

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MACOMER Polemiche sulla decisione di far pagare l'energia elettrica alle associazioni che hanno la sede nei locali del Comune. «Una iniziativa che rischia di compromettere il rapporto costruttivo e collaborativo - scrive in una interrogazione il consigliere comunale di minoranza Giuseppe Ledda - tra l'amministrazione e le organizzazioni che operano nei diversi settori del sociale, della cultura, dello sport e del tempo libero». Il provvedimento è stato giustificato con la necessità di tagliare i costi e le bollette dell'Enel. Secondo Ledda però la lettera che invita le associazioni a procedere alla voltura dell'utenza «è inconcepibile sul piano della correttezza amministrativa, istituzionale e politica». Il consigliere di opposizione ricorda che i locali sono stati assegnati negli anni «con apposite deliberazioni che ne hanno stabilito il disciplinare d'uso e le condizioni economiche, fissando un canone onnicomprensivo, incluse quindi le utenze elettriche. È assurdo pensare che le condizioni vigenti, fissate dall'organo che istituzionalmente ne ha la competenza, possano essere modificate con una semplice lettera del dirigente. Mi sembra evidente il tentativo dell'esecutivo di scaricare su un funzionario le responsabilità politiche di tali gravi scelte».
Nella polemica non manca poi un accenno ai benefici derivanti dall'operato delle associazioni. Giuseppe Ledda, infatti, oltre a voler conoscere i costi reali, chiede «una stima del valore dell'attività svolta dalle Onlus a favore dei cittadini e degli oneri di cui il Comune avrebbe dovuto farsi carico per surrogare almeno in parte la loro preziosa attività». ( f. o. )

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