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L'unione sarda. Schianto mortale, un indagato

Il giovane conducente della Opel Corsa è accusato di omicidio colposo Forse un colpo di sonno la causa dello scontro. Stanno meglio i bambini feriti

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L'Opel Corsa scura si sposta lentamente verso sinistra, come se fosse senza controllo, finendo con l'invadere la corsia opposta della galleria Murtineddu. Nemmeno frena prima dello scontro frontale con la Fiat Idea di Ernesto Piras, 53 anni di Maracalagonis, che muore sul colpo. È quel che sembra mostrare il filmato delle telecamere a circuito chiuso dell'Anas, installate nel modernissimo tunnel della Nuova statale 125, già nelle mani degli agenti della Polizia Stradale che stanno indagando sul tragico incidente di domenica sera. Un morto e otto feriti, tre dei quali bambini che viaggiavano sulle due auto.
UN INDAGATO Il giovane conducente della Opel, Daniele Valdes (23 anni, di Sinnai), è stato indagato con l'accusa di omicidio colposo dal pubblico ministero Enrico Lussu, il magistrato di turno che ha aperto il fascicolo d'inchiesta: ieri mattina gli sono stati consegnati i primi rilievi compiuti dagli uomini della Stradale di Cagliari, mentre il Dvd col filmato registrato dalle telecamere della galleria verrà integrato assieme al resto della documentazione. È un atto dovuto, quello dell'iscrizione nel registro degli indagati del ventitreenne, ricoverato all'ospedale Brotzu di Cagliari in condizioni che i sanitari giudicano in costante miglioramento: anche perché gli inquirenti non sembrano ancora intenzionati ad azzardare ipotesi sulla dinamica. Non è escluso un colpo di sonno, così come un malore o una fatale distrazione. Da valutare, in un secondo momento con una perizia tecnica sui resti del mezzo, l'eventuale guasto meccanico. Tre ipotesi compatibili, a caldo, con le immagini del video immortalate dalle telecamere dell'Anas, ma ancora da verificare.
IL VIDEO Una manciata di secondi, anche meno, nei quali si vede l'Opel Corsa che avanza verso Cagliari e che, ad un certo punto, inizia a scavalcare la doppia striscia continua che separa le due corsie di marcia. Nel fotogramma successivo l'utilitaria tedesca è completamente contromano, proprio nell'istante in cui arriva la Fiat Idea guidata da Ernesto Piras. La marcia della prima finisce pochi metri più avanti dopo una carambola, mentre la monovolume italiana, completamente accartocciata, si ferma contro la parete della galleria.
L'INDAGINE Servirà tempo agli investigatori per completare le indagini. Oltre ai rilievi e al filmato già acquisito, gli agenti della Stradale hanno già sentito a sommarie informazioni i primi testimoni, mentre ieri sono andati all'ospedale Santissima Trinità per recuperare le cartelle cliniche dei feriti. Solo quando tutti gli atti saranno nel fascicolo, il pubblico ministero Enrico Lussu deciderà se basarsi esclusivamente su quanto raccolto dagli investigatori oppure incaricare un consulente tecnico che faccia luce sulla dinamica. Per il momento, però, la Procura non sembra intenzionata ad estendere l'inchiesta alle norme di sicurezza della galleria: un impianto inaugurato appena la scorsa primavera nella nuova “Orientale Sarda”.
I BAMBINI Sono in progressivo miglioramento, invece, le condizioni dei bambini rimasti feriti nell'incidente. Il figlio della vittima è stato trasportato al pronto soccorso dell'ospedale Santissima Trinità di Cagliari: era in evidente stato di choc, tanto che i sanitari hanno subito creato un cordone di sicurezza per assisterlo. Dopo la scomparsa della madre, deceduta appena due anni fa, al ragazzino ora rimane il fratello ventiduenne, il primo figlio di Ernesto Piras. L'incidente di domenica ha sconvolto la piccola comunità di Maracalagonis, ancora immersa nel dolore. Tutti in paese conoscevano il cinquantatreenne operaio della “Campidano ambiente”, una società specializzata nel ritiro dei rifiuti che opera in diverse città del Cagliaritano. Un uomo che nella vita aveva sempre lavorato, non perdendo mai la passione per la campagna che ancora frequentava come molti suoi coetanei.
I FERITI Chi resta ancora in gravissime condizioni, invece, è l'ex carabiniere di Mara che viaggiava nella Fiat Idea assieme a Piras. Si trovava nel posto passeggero e, dopo l'urto, è stato subito portato d'urgenza all'ospedale con un'unità mobile di rianimazione del 118. Un codice rosso che col passare delle ore si è trasformato in una prognosi gravissima, che resta ancora riservata. Con lui nell'auto accartocciatasi contro la parete della galleria viaggiavano un altro amico, il figlio della vittima e un altro bambino: erano diretti a Costa Rei, dove la comitiva aveva già prenotato un tavolo in pizzeria. Sull'Opel Corsa, invece, oltre al conducente viaggiavano altri due adulti, anche loro di Sinnai, e una bambina di soli quattro anni.
L'INCHIESTA È destinato dunque a crescere di volume il fascicolo aperto ieri mattina dal pubblico ministero Lussu: oltre alle relazioni delle pattuglie della Stradale, il magistrato attende per le prossime ore il filmato acquisito ieri nella centrale operativa dell'Anas. Immagini che potrebbero essere immediatamente affidate ad un consulente tecnico, già prima dell'autunno, che provi a far luce sull'ennesima tragedia della strada avvenuta nel ventre di una montagna, in una galleria che dovrebbe spiccare per dotazioni di sicurezza, ma dove comunque un uomo è morto e otto persone sono rimaste ferite.
Francesco Pinna

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