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L'unione sarda. Quella galleria troppo stretta

Nell'idea originaria erano previste due carreggiate, ciascuna con due corsie, poi il progetto è stato dimezzato dall'Anas a causa del taglio dei finanziamenti

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«Ogni volta che percorro le gallerie della Nuova 125, prego che un'auto proveniente dal senso opposto non mi venga addosso mentre guido sulla mia corsia». È, invece, ciò che è successo domenica sera nel tunnel di Murtineddu, e che Francesco Annunziata, 72 anni, docente di Costruzione di strade, ferrovie e aeroporti nella facoltà d'Ingegneria di Cagliari, temeva fin dal giorno dell'inaugurazione. «Quella galleria e tutte le altre erano state pensate a doppia canna, una per ogni senso di marcia, ciascuna a doppia corsia. Le hanno realizzate a canna unica, con una corsia per ogni senso di marcia: la minima sbandata si trasforma in una tragedia».
PERICOLI Annunziata, questa e altre cose, le aveva dichiarate in un'intervista a L'Unione Sarda meno di due mesi fa: i lavori compiuti dall'Anas, che ha progettato e costruito la Nuova Orientale, non lo convincono, al punto che aveva definito «pericoloso» quasi tutto il tratto più a sud. Tra le altre cose, Annunziata critica l'assenza della “distanza di visibilità per il sorpasso”: è la visibilità che consente di vedere un tratto di corsia opposta sufficiente per compiere un sorpasso senza rischiare un urto frontale. «Sulla Nuova 125, quella distanza di visibilità è di 550 metri: esiste solo dopo Geremeas, usciti dalla galleria di Mari Pintau, poi più nulla fino a Castiadas, eppure la legge impone che debba sussistere per almeno il venti per cento del percorso». L'Anas aveva replicato che il tracciato è perfettamente in regola con le norme, «perché il progetto è precedente a quella disposizione». Certo, se fosse stato disegnato qualche mese dopo, quel tracciato non sarebbe stato omologabile.
STRADA “TAGLIATA” Un dato è certo: l'ultimo tratto della Nuova 125 non è ciò che sarebbe dovuto essere, nel senso che il progetto è stato dimezzato. Questa scelta è esclusivamente politica: l'Anas centra ben poco, perché ha realizzato ciò che è stato commissionato con i finanziamenti che sono stati realmente stanziati. È così, per risparmiare, che una Statale pensata a due carreggiate (una per ogni senso di marcia), ciascuna delle quali a due corsie, è venuta fuori con una carreggiata unica con una corsia per senso di marcia, senza guardrail centrale: sgarrare di un paio di metri significa un incidente frontale. È l'urto più pericoloso, anche a velocità moderata, perché è frutto della somma esatta delle velocità dei due veicoli: se procedono a 70 chilometri orari, dunque, di fatto si schiantano a 140, ed è facile puntare perfino più in alto se aumentano le velocità dei veicoli coinvolti.
I FINANZIAMENTI L'Anas non si scandalizza per lo scippo dei finanziamenti da destinare a una Nuova 125 come si prospettava all'inizio, cioè con due carreggiate separate da guardrail e gallerie distinte per ogni senso di marcia: «I fondi sono assegnati sulla base di studi scientifici sull'intensità di traffico: è ovvio che si privilegino gli investimenti sulle strade con i maggiori volumi di spostamenti», fanno sapere dall'ufficio stampa. Vero, considerato che la rete stradale italiana lascia spesso a desiderare, ma resta un interrogativo: quei calcoli sono eseguiti sulla base della popolazione e di chi percorre le strade abitualmente o si tiene conto anche dei picchi stagionali di traffico? Domanda dalle cento pistole, in un'Isola che d'estate ha una popolazione molto superiore rispetto a quella residente, per via del turismo, fermo restando che la tragedia di domenica è avvenuta in un momento di traffico non sostenuto, come dimostra il video delle telecamere dell'Anas.
LA GUIDA La Nuova 125 è quello che è, e tale resterà. Non resta che avere fede, soprattutto in galleria, anzi: soprattutto in una galleria dimezzata rispetto al progetto. Più che la fede, in realtà, conta la prudenza, purché ce l'abbiano tutti e a condizione che nessuno invada la corsia opposta. Dall'Anas fanno notare che, se i conducenti rispettano la segnaletica e i limiti di velocità, e se non si mettono alla guida ubriachi, sotto l'effetto di droghe o semplicemente molto stanchi, gli incidenti non accadono. Però accadono, e spesso a rimetterci la vita sono le persone che rispettano il Codice della strada, ma che hanno la sfortuna di essere travolte dai mezzi di chi non lo fa.
GALLERIA Ad amareggiare di più è forse il fatto che la tragedia di domenica (un morto e otto feriti, tra cui diversi bambini) è avvenuta a Murtineddu, una galleria che è uno dei fiori all'occhiello della viabilità italiana, per quanto riguarda le dotazioni di sicurezza. Nulla manca: vie di fuga pedonali, telecamere con rilevazione automatica di incidenti e ingorghi, impianto antincendio automatico, ripetitori radio per le forze dell'ordine, ventilazione variabile automatica. C'è proprio tutto. A parte le due corsie che mancano e un guardrail in mezzo.
Luigi Almiento

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