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L'unione sarda. Frontale con la moto: due morti

BADESI. Ubriaco alla guida investe una coppia di turisti lombardi

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Dal nostro inviato
Alessandra Raggio
BADESI Sono morti vicini vicini: quasi abbracciati. Quei due corpi distesi sul marciapiede hanno smesso di respirare insieme, sotto il sole cocente. Poco dopo le 10.
Carlo Ceppi, un imprenditore di 55 anni, era alla guida della sua Honda 750. Andava piano, tenendo perfettamente la destra. Si godeva il paesaggio. Dietro di lui, la compagna Fiorella Ratti, sua coetanea, lo teneva stretto in vita: venivano da Giussano, per godersi, in moto, uno dei litorali più belli dell'Isola.
LO SCONTRO Erano quasi arrivati a Badesi quando hanno visto spuntare, dal lungo rettilineo, una macchina che veniva giù a tutta velocità. Prima ha invaso la corsia opposta, poi ha sterzato e si è schiantata contro un muretto, poi ha sbandato di nuovo. Neppure il tempo di rendersene conto e l'Audi di Pietrangelo Carbini (47 anni di Badesi), si è schiantata su di loro. L'urto è stato fortissimo, la moto è finita sul marciapiede e i due turisti sono volati poco lontano, stretti l'una all'altro. L'auto ha finito la sua corsa qualche metro più avanti: con la fiancata destra completamente accartocciata. Carlo Ceppi è morto sul colpo Fiorella Ratti dopo neanche 10 minuti.
IL SINDACO L'ambulanza è arrivata subito, ma i primi ad intervenire sono stati i volontari del Soccorso balneare. Dietro di loro il sindaco, Toni Stangoni: «Mi sono trovato lì per caso – racconta – ero in moto, stavo rientrando in paese per sbrigare delle faccende in Comune. Poco prima avevo notato il mezzo del Soccorso sfrecciarmi davanti, l'ho seguito, sperando che non fosse nulla di grave. Ma quando ho visto quei due corpi a terra, ho capito. I volontari hanno cercato disperatamente di rianimare la donna – aggiunge, ancora sconvolto da quelle immagini - ma non c'è stato nulla da fare».
SOCCORSI Il primo ad essere soccorso è stato l'autista dell'Audi, che quando è arrivato il 118 era già stato portato all'ospedale di Tempio. È stato suo padre a caricarlo in auto: «Stava organizzando una sagra qui vicino - ha spiegato Stangoni - qualcuno lo ha chiamato, è arrivato subito». Pochi minuti dopo erano sul posto anche medici del 118. «Sono intervenuti immediatamente, ma la donna era già morta». Il più grave era uno dei passeggeri dell'Audi, incastrato nell'abitacolo accartocciato dall'urto: era in condizioni disperate.
I FERITI Giorgio Manca, 33 anni di Santa Maria Coghinas, aveva perso i sensi. I medici hanno cercato di stabilizzarlo fino all'arrivo dell'elicottero, che lo ha portato subito all'ospedale di Sassari. Il terzo passeggero, anche lui di Santa Maria Coghinas, non ha riportato ferite gravi.
Di lì a poco sono arrivati i vigili del fuoco di Tempio, coordinati da Massimo Addis, i carabinieri della compagnia di Valledoria, diretta dal capitano Antonio Pinna (che ha inviato sul posto anche le unità di Badesi e Trinità d'Agultu) e i vigili urbani che hanno deviato il traffico da quel tratto di strada.
L'AUTISTA In un primo momento gli inquirenti avevano pensato che l'autista fosse fuggito. Nel caos degli interventi nessuno aveva riferito del trasporto di Carbini a Tempio. Accertata la dinamica del soccorso una pattuglia lo ha raggiunto all'ospedale, dove è stato sottoposto subito all'alcoltest. Positivo. Ora è indagato per omicidio colposo. Pare che i tre amici avessero passato l'intera nottata tra i baretti di Badesi. «I due giovani che erano con lui vengono spesso in paese, qui hanno parenti e tanti amici», racconta Stangoni che ricorda anche il terribile lutto che aveva colpito Pietrangelo Carbini qualche anno fa, un altro incidente stradale vicino al Coghinas in cui era morto suo figlio.
LA STRADA Ultimamente il sindaco ha ricevuto moltissime proteste per quella strada: le auto vanno troppo veloci, nonostante sia affollata di bagnanti, soprattutto bambini. «È vero, – continua Stangoni – quella strada è molto pericolosa, era già nelle mie intenzioni intervenire con dissuasori e dossi di rallentamento. Quel rettilineo invoglia a correre e questo non deve succedere perché la strada è piena di bambini. Se non interveniamo subito prima o poi ci scappa la strage».
A GIUSSANO Intanto i carabinieri del comando di Seregno hanno avvertito i familiari dei due turisti: arriveranno in Sardegna oggi, per riportare a Giussano i loro cari, che attendono nella camera mortuaria dell'ospedale di Tempio. «Tutta la comunità di Badesi è scossa per ciò che è successo e vicina alle famiglie della coppia, in questo momento terribile». Conclude il sindaco.

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