Partecipa a labarbagia.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

L'unione sarda. La strigliata di Mario Floris ai partiti: «Per governare serve unità d'intenti»

L'assessore Uds lamenta: poca chiarezza da centrodestra e centrosinistra

Condividi su:

Il quadro politico non lo convince né lo rasserena: «Troppi gli individualismi, troppe le voci ma nessuna visione d'insieme».
Mario Floris, assessore agli Affari generali, ex presidente della Giunta e del Consiglio regionale, interviene in vista del voto per le Regionali per denunciare la «mancanza di chiarezza» a tutti i livelli, a cominciare dalle Primarie. La sua è una frustata alla classe politica, una sveglia che suona per le due maggiori coalizioni.
«Si continua a predicare l'unità», ha detto Floris all'Adnkronos, «ma ci si divide sulle questioni importanti come l'occupazione, la Zona franca, la continuità territoriale, i rapporti con lo Stato e con l'Europa e ci si dimentica che la gente è preoccupata per il quotidiano, per i problemi che deve affrontare tutti i giorni».
Questa situazione si riflette sia nel centrosinistra dove - secondo Floris - «il Pd ha cercato di risolvere i problemi all'interno del partito trascurando gli alleati», che nel centrodestra, «diviso in tante anime, troppe, soprattutto all'interno del partito di maggioranza relativa. Tutto ciò sul fuorviante presupposto di entrambi gli schieramenti di scegliere il candidato presidente più mediatico».
Per l'ex presidente della Regione c'è bisogno di discontinuità. «La Regione necessita di uno scatto in avanti rispetto al passato: è necessario capire perché si fanno le alleanze, quali sono gli obiettivi, come si instaura un nuovo rapporto tra assemblea legislativa ed esecutivo nel rispetto delle minoranze».
Quindi una stoccata: «C'è troppo individualismo», ha spiegato ancora Floris, «i personalismi prevalgono sulle necessità reali, manca il senso di squadra, tanto che proliferano i candidati. È necessario capire che per ricoprire la carica di presidente della Regione si impone una visione d'insieme, che muova dal convincimento che le istituzioni ed i partiti sono solo una parte della società con la quale bisogna entrare in simbiosi condividendo e concertando. Una visione globale e non individuale che invece rischia il perpetuarsi della situazione di stallo o, peggio ancora, un ulteriore arretramento della Regione».
Lo. Pi.

Condividi su:

Seguici su Facebook