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L'unione sarda. Seimila residenti ostaggio di pusher, balordi e vandali

IL QUARTIERE. Il 13 agosto l'aggressione a un pensionato

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Risse, pestaggi, furti, rapine in casa, droga. E ora persino i proiettili. Gli abitanti di San Michele, rione da sempre tra i più difficili di Cagliari, non sembrano davvero trovare pace. Palazzi popolari, strade abbandonate a se stesse, degrado ovunque. Qui vivono oltre seimila persone, perlopiù anziani e famiglie con bambini. Tanti sono disoccupati, quasi un esercito. Una moltitudine di gente onesta e dignitosa, che va avanti tra mille difficoltà, ma che da anni è ostaggio di bande di spacciatori, piccoli criminali, balordi e vandali.
Tra i simboli di questa inarrestabile deriva c'è via Col di Lana, a due passi dalla strada teatro ieri della misteriosa sparatoria in cui è rimasto ferito a un orecchio Roberto Nairi. È qui che, al civico 10, abitava Sergio Saba, 71 anni, ex funzionario dell'Agenzia delle Entrate. Il 13 agosto, alle 15,30, qualcuno è entrato in casa sua per rapinarlo della pensione. Erano in due, secondo gli accertamenti svolti dai carabinieri. E non hanno esitato a massacrarlo con un bastone. Poi l'hanno quasi soffocato infilandogli una busta di plastica in testa. Ora Sergio Saba è ricoverato in gravi condizioni nel reparto di Rianimazione del Brotzu. È tenuto in coma farmacologico e non ha mai ripreso conoscenza, mentre nessuno conosce ancora l'identità dei rapinatori che per pochi spiccioli lo hanno quasi ammazzato.
Ancora via Col di Lana: qualche giorno fa il nostro giornale ha raccolto l'appello di alcuni residenti che, superando la paura di ritorsioni, hanno trovato il coraggio di denunciare la rumorosa presenza di alcuni abusivi entrati con la forza in una palazzina popolare. Ogni notte grida, litigi, schiamazzi, stereo a tutto volume sino alle prime luci dell'alba: la via trasformata in una terrazza privata con tanto di sedie e panchine disposte sul marciapiede. La colpa, stando agli abitanti, sarebbe di alcune famiglie, una decina di persone in tutto, che da tempo hanno occupato il piano terra della sede del Sunia, il Sindacato nazionale unitario inquilini e assegnatari. «Non ne possiamo più - aveva raccontato uno dei residenti all'Unione Sarda - stanno distruggendo una strada che in realtà ha sempre avuto un'ottima fama. Questo è un posto tranquillo, che viene rovinato da poche persone che fanno danni a ogni ora del giorno e della notte».
Le chiamate a carabinieri e polizia sono continue. In questi anni sono stati arrestati molti spacciatori e sono state smantellate alcune bande specializzate nei furti in casa e nei negozi. Ma in via Col di Lana e in tutto San Michele le emergenze si moltiplicano. E adesso si è pure arrivati a sparare per strada in pieno giorno.

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