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L'unione sarda. Is Arenas, si ricomincia?

Ieri l'incontro fra Cellino, Contini e i legali nel municipio quartese L'accordo resta valido, è il primo passo verso un possibile ritorno

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di Enrico Pilia
Massimo Cellino e Mauro Contini non si faranno del male. Il Cagliari e il comune di Quartu si ritrovano attorno a un tavolo ed evitano, grazie alla diplomazia che non ha mai smesso di lavorare sotto traccia, un percorso giudiziario di cause assolutamente indesiderato. Dopo la tempesta che dal novembre scorso ha travolto Comune e società rossoblù, il fatto che il presidente e il sindaco si siano visti, con un robusto staff legale appresso, è la notizia del giorno. Ma perché i tifosi del Cagliari, soprattutto quelli innamorati di Is Arenas, possano festeggiare per il ritorno a Quartu, c'è ancora tempo. Per la precisione, nessuna certezza: la convenzione «è in essere», ha precisato un abbottonatissimo Contini ieri alla fine dell'incontro, «e nessuno vuole che si interrompa». Traduzione: il Cagliari pensa sempre a Is Arenas, per il presente e soprattutto per il futuro, quando il Sant'Elia sarà abbattuto e ricostruito, e a Quartu aspettano che squadra e pubblico ritornino a casa .
L'INCONTRO Alle 11 e 29 minuti, con una puntualità esemplare, il presidente Massimo Cellino e gli avvocati Benedetto Ballero e Giorgio Altieri sono arrivati al secondo piano del palazzo civico di via Eligio Porcu, a Quartu. L'avvocato Marcello Vignolo, che tutela l'amministrazione quartese con il collega Guido Manca Bitti, è andato a riceverli al piano terra, atto che certifica la distensione che oggi si respira dentro una vicenda che ha comunque lasciato il segno. Nell'ufficio del sindaco, erano presenti - oltre Contini - anche la dirigente della Programmazione, Carmen Atzori, il responsabile della questione Is Arenas, Francesco Patricolo, e il comandante della polizia municipale, Marco Virdis. Con loro, alcuni tecnici del Comune.
I TEMI IN CAMPO Dell'incontro, caldeggiato dal Comune per mettere fine da subito a una possibile battaglia giudiziaria per il mancato rispetto della convenzione, non esistono immagini perché non è stato permesso ai fotografi di immortalare l'avvenimento. È durato novanta minuti, il tempo di una partita, e alla fine pochissimi hanno voluto disegnare scenari. Sia da Quartu che da viale La Playa la frase «incontro interlocutorio» è stata quella più usata, anche se è stato tracciato un percorso che potrebbe portare, in un secondo passaggio abbastanza vicino, al ritorno a Is Arenas per le maglie rossoblù. Intanto, dal vertice emerge che diverse «situazioni di presunti abusi edilizi» apparterrebbero al passato, uno dei fattori che hanno inciso per la serrata dell'impianto. Nessuno ha parlato di perizie o di commissioni di vigilanza, o di indagini della Procura, ma si è solo voluto definire che Comune e società restano partner di una avventura ancora da definire.
Intanto, negli stessi momenti dell'incontro, gli operai incaricati dal Cagliari continuavano a smontare alcuni pannelli dalla tribuna coperta di Is Arenas. Non certo un paradosso, ma una precisa strategia: dimostrare che tutto, a Is Arenas, è “amovibile”. E rimontabile in poche settimane, perché Quartu continua a essere l'alternativa principale, e pronta all'uso, a quelle tremende trasferte a Trieste.

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