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L'unione sarda. Zona Franca, coordinamento al via

A Santa Cristina la prima assemblea dei comitati

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Nasce il coordinamento regionale dei comitati per la Zona Franca: un movimento autogestito che in pochi mesi ha messo radici in tutta la Sardegna. Conta già una rete di 140 comitati civici, una rete di circoli e gruppi spontanei che si sta trasformando in struttura organizzata. Nei giorni scorsi a Santa Cristina si è tenuta la prima assemblea regionale del movimento: l'appuntamento ha visto la partecipazione dei rappresentanti e dei promotori di una sfida che ha l'obiettivo di cambiare radicalmente il regime fiscale della Sardegna, trasformandola in Zona franca. Coordinatore generale è stata nominata l'avvocato Maria Rosaria Randaccio, il vice un altro legale: Francesco Scifo. Coordinatore politico è invece Antioco Patta. Sono stati anche scelti i referenti zonali. Angelo Mannu ed Andreas Coni si occuperanno della Gallura, Nanni Sale e Peppe Musina del Nuorese, Alberto Cabiddu ed Efisio Zuddas dell'Ogliastra, Irma Cabano e Giò Fadda coordineranno le iniziative nel Sassarese, Mariano Lo Piccolo (Oristanese), Andrea Ortu e Roberto Esu (Medio Campidano), Paolo Bullegas (Sulcis), Pietro Loi e Piero Cannas (Cagliaritano). Maria Grazia Fumera ed Anna Maria Flore sono stati eletti come Referenti donne. Sono in corso di costituzione i gruppi su Scuola e Formazione, Organizzazione Eventi, Banca Dati-Statistica-Proselitismo, Amministrazione-Risorse Patrimonio. «In questi giorni», spiega una nota del neonato coordinamento, «è in corso un'opera di volantinaggio nei porti e negli aeroporti sardi con materiale informativo sulla Zona franca e in particolare con una lettera aperta inviata agli emigrati sardi».

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