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L'unione sarda. Il viaggio della polemica

Scoppia la bagarre sulla missione di Cappellacci a Abu Dhabi Pili (Unidos) ironizza, Piras (Sel) contesta. Replica: no ai paraocchi

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La trasferta di Ugo Cappellacci ad Abu Dhabi non è piaciuta a tutti. Nella lista degli scontenti, accanto ad alcune frange del centrosinistra, spuntano anche i rivali che il governatore sembra avere all'interno del suo partito, il Pdl. E così, le accuse circostanziate in una nota da Michele Piras, deputato di Sel, sono state precedute su Facebook dall'ironia del parlamentare Pdl Mauro Pili, fondatore di Unidos.
BORDATE Proprio l'ex sindaco di Iglesias, mercoledì, sul popolare social network, ha attaccato il presidente coinvolgendo indirettamente nella polemica la candidata alle Primarie del Pd Francesca Barracciu per via di una foto, apparsa sempre su Facebook nei giorni scorsi, in cui l'eurodeputata appariva intenta a lavare i piatti: «Se vi dicessero che il 20 agosto si va a Abu Dhabi per stringere accordi istituzionali e strategici per il futuro della Sardegna cosa pensereste?», scrive Pili nel suo profilo. «Non so voi, io posso solo rivolgere un pensiero a chi paga le drammatiche conseguenze delle eterne vacanze arabe».
LA REPLICA Uno schiaffo inatteso, nonostante i rapporti tra i due non siano proprio idilliaci. Secondo fonti interne al Pdl sarebbe l'inizio di un braccio di ferro che terrà sul filo il centrodestra fino all'ufficializzazione della leadership. Cappellacci non ha replicato. Almeno fino alla tarda serata quando, con un comunicato del suo portavoce, Alessandro Serra, ha puntualizzato: «C'è chi è impegnato 365 giorni all'anno nei territori dell'Isola, nelle sedi nazionali e comunitarie dove si adottano decisioni cruciali per l'Isola, e chi trascorre il suo tempo a commentare il lavoro altrui. I sardi hanno tutti gli elementi per giudicare chi dei due sia in vacanza. È evidente un diverso concetto di apertura della Sardegna al mondo esterno: l'onorevole Pili traeva una “non originale” ispirazione dalle province lombarde; il presidente Cappellacci invece propone la nostra Isola e le sue eccellenze sugli scenari internazionali».
LE ACCUSE DI SEL Sul governatore sono piovute anche le accuse di Michele Piras: «Va con il turbante e il piattino in mano a chiedere l'elemosina agli Emiri e agli Sceicchi di turno. Offronsi terra, spiagge e paesaggi al miglior acquirente, per realizzarvi qualcosa purché sia, magari una nuova colata di cemento». «Piras disdegna il turbante e fatica ad abbandonare colbacco e paraocchi ereditati dai suoi antenati e patroni politici», fa ribattere Cappellacci al portavoce. Poi, su Facebook, scriverà: «Mi stupisce che un giovane deputato sia legato a stereotipi e slogan del secolo scorso. Cerchiamo nuovi investitori per il nostro territorio e nuovi mercati per le nostre imprese. Insomma, qualcosa di più importante dei soliti battibecchi politici e ben diverso da quella “Sardegna con il cappello in mano” di cui parla Piras. Forse è lui a non riuscire ad abbandonare piccoli ragionamenti da sezione di partito».
LA DIFESA DI BRIATORE A sostegno del governatore si è schierato su Twitter Flavio Briatore: «Cappellacci a Dubai sta lavorando per la Sardegna e a Cagliari c'è chi lo critica. Continuiamo così!».
Lorenzo Piras

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