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L'unione sarda. Teatro di strada studiando Satta e Deledda

NUORO. La rassegna

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NUORO Voci narranti, organetti, performance jazz e tanta tanta passione. Rivivono per davvero i luoghi della Grazia Deledda pre e post Nobel, di Salvatore e Sebastiano Satta e dello scultore Francesco Ciusa. Rivivono nei pensieri e nelle parole dei personaggi che il regista Gavino Poddighe dell'associazione I segni delle radici in questi giorni sta mettendo in scena nell'ambito della rassegna itinerante «Ombre». «Siamo una bella squadra», commenta il regista, «e ci piace l'idea che stiamo promuovendo il turismo culturale. Basti pensare che l'altro giorno una sessantina di romani in vacanza a Cala Gonone mi hanno telefonato perché aprissi loro la chiesetta di San Carlo che ospita la tomba di Ciusa. L'ho fatto con molto piacere».
IL COPIONE Scandita dagli stralci liberamente tratti dalle opere della Deledda e dei due Satta, Ombre consiste in una rivisitazione in chiave artistica dei pensieri, percorsi, vite vissute e immaginate dagli autori che diedero il la alla Atene sarda sospesa tra storia e leggenda. «Tra i nostri obiettivi anche quello di valorizzare i talenti locali», continua Poddighe, «giovani musicisti, attori, in un connubio ideale che vede come protagonisti i cittadini nuoresi. E la risposta c'è, va oltre la semplice curiosità, svela il desiderio profondo di mettersi in gioco e far fruttare le potenzialità e l'intelligenza ad ampio spettro della città di Nuoro».
I PROTAGONISTI Sotto i riflettori una squadra che oltre a Poddighe e l'organettista Gabriele Mura, vede in prima linea Arcangelo Cossu, Bobore Farina, Vittoria Marras, Gaia Zizi, Tonino Mesina, Cristina Sias, il piccolo Jaime Mele. Ma il team si arricchisce di volta in volta di nuove presenze, grazie ad apporti che giungono dal seminario jazz diretto da Paolo Fresu e promosso dall'Ente musicale che questo periodo inizia a entrare nel vivo con blitz di improvvisazione e performance programmate. Il cartellone di Ombre proseguirà fino al 3 settembre: prossimo appuntamento il 27 agosto, partenza alle 18 sempre dal museo deleddiano e tappa nella dimora natale dello scrittore Salvatore Satta di fronte a piazza Mazzini. ( fr. gu. )

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