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L'unione sarda. Lingua blu, polemica sulla lotta

Gli allevatori: «Situazione drammatica». La Regione: «Siamo mobilitati»

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La ricomparsa della Blue tongue allarma le associazioni di categoria, preoccupate per gli allevamenti ovini. È una storia lunga dieci anni, una piaga che ritorna ogni estate e che, nella lotta per riuscire a sconfiggere questa malattia, non è esente da polemiche e accuse.
La Coldiretti ha denunciato una «situazione drammatica» e ha accusato la Regione di «non aver ancora attuato la prevenzione». La Cia lamenta il fatto che «a pagare le conseguenze di tutte le sciagure saranno le imprese zootecniche». Nella bagarre entra anche l'esponente nuorese del Pd, Roberto Deriu, che attacca l'amministrazione, denunciando «l'inefficienza delle prime misure di intervento». Pronta la risposta degli assessori della Sanità e dell'Agricoltura, Simona De Francisci e Oscar Cherchi: «Non siamo assolutamente in ritardo sui tempi di vaccinazione, l'unità di crisi lavora 24 ore su 24». A ridimensionare la diffusione della malattia è Andrea Sarria, veterinario dell'Unità di crisi: «Il tasso di mortalità dei capi è dell'1% del totale, mentre quelli che si ammalano sono il 6 o il 7%».
LE ACCUSE La Coldiretti chiede che «venga consegnato agli allevatori l'insetticida repellente per eliminare l'insetto vettore della malattia», spiega il direttore Luca Saba. Il presidente Battista Cualbu, sottolinea che «gli allevatori sono pronti a intervenire con l'insetticida, distribuendolo in maniera capillare e più rapidamente di quanto non possano fare i servizi veterinari». Sulla lingua blu, il presidente della Cia, Martino Scanu parla di «improvvisazione che comporta la morte dei capi e il blocco degli allevamenti». Infine interviene Deriu, convinto che «le procedure farraginose impediscano interventi agili e veloci».
UNITÀ DI CRISI L'assessore De Francisci, chiarisce che «il vaccino non ha nessuna conseguenza negativa sui capi, le morti sono molto contenute e numerose sono le guarigioni». L'assessore Cherchi sottolinea che «un disegno di legge prevede 10 milioni di euro per il risarcimento delle aziende colpite». Poi, dichiara: «Penso sia necessario ipotizzare l'accorpamento del Servizio sanitario con l'assessorato dell'Agricoltura». Il lavoro dell'Unità di crisi procede, i vaccini sono già arrivati: «Sono costati oltre un milione di euro», dice Sarria. «La strategia è di utilizzare il vaccino nelle aree in cui la malattia non è ancora comparsa. Il 90% degli allevamenti colpiti dalla Blue tongue è lo stesso degli anni passati». Infine, Sarria chiede «un lavoro collegiale, svolto col grande supporto degli allevatori».
Matteo Sau

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