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L'unione sarda. «È come se la tragedia fosse successa qui in paese»

Desulo

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«È come se fosse successo qui, a Desulo. Perché i nostri compaesani che vivono in Campidano fanno parte integrante della nostra comunità». L'agghiacciante notizia dell'uxoricidio è arrivata nelle prime ore del mattino e ha lasciato attonito Gigi Littarru, sindaco di un paese che ha prestato molte menti e tante braccia all'agricoltura, alla pastorizia e al commercio del sud dell'Isola.
È lutto anche qui, sotto Punta Lamarmora, per un fatto di sangue «che ha distrutto una famiglia molto conosciuta e apprezzata. Di lavoratori onesti - aggiunge Littarru - e infaticabili». Desulo è ferita, ieri ha pianto non una ma due vite spezzate. «Doppio lutto - dice con un filo di voce il sindaco - perché anche qui in paese si è consumata un'altra disgrazia (è morto tragicamente un ultranovantenne ndr )».
I Lai-Brodu erano emigrati a Guspini alla fine degli anni sessanta, dopo la chiusura del caseificio di famiglia. Ugo Basilio Lai faceva il capraro insieme al fratello. Dopo la morte di questi decise di trasferirsi in Campidano, dove ha acquistato un terreno per la sua attività agropastorale. I figli della coppia sono tre. Il minore Gianfranco, laureato in chimica, Giuseppe, medico specializzato in otorinolaringoiatria al Santissima Trinità di Cagliari, e il maggiore Serafino Luca, che segue da allevatore l'azienda di famiglia.

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