Partecipa a labarbagia.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

L'unione sarda. Appello di Doddore Meloni: «Il Psd'Az guidi la coalizione indipendentista»

La proposta del leader di Meris: uniti possiamo arrivare al 10 per cento

Condividi su:

SAN VERO MILIS Ha le idee chiare Doddore Meloni. E come sempre anticipa tutti, in vista delle elezioni regionali del febbraio 2014. Mentre altri partiti usano una tattica attendistica, scrutando prima le mosse dell'altro, “Meris in dommu nosta” ha già deciso la sua strategia politica per il 2014: unione di tutte le forze indipendentiste e autonomiste per una grande coalizione capace di superare il 10% e proporsi per il governo dell'Isola.
«Lanciamo un appello a unirci tutti, Partito sardo d'azione, Progres, Sardigna Natzione, Sardigna Libera, Meris in dommu nosta, insomma a coloro che si riconoscono nel grande progetto indipendentistico - spiega Doddore in una conferenza stampa tenuta a Putzu Idu -. Non conviene a nessuno correre da solo, invece in una coalizione repubblicana sardista potremmo facilmente superare il 10% e far sentire la nostra voce nell'aula del parlamento sardo. Mantenendo comunque ognuno la sua identità e la sua autonomia politica».
Unione è la parola d'obbligo per superare le frammentazioni storiche del popolo sardista, e forse i tempi sono maturi. «Da più parti politiche, destra, centro e sinistra, sento ripetutamente l'adagio “padroni in casa nostra”. Ma è il nostro motto, che esce continuamente come un mantra dalla bocca degli onorevoli sardi. Questo vuol dire che in ciascun sardo c'è un forte sentimento identitario. Però, c'è anche la paura di fare il passo successivo e unirsi per l'autodeterminazione del popolo isolano».
Parole chiare che, nonostante il vento sostenuto nei giardinetti di Putzu Idu, rimangono scolpite nelle menti, perché «chi vuole capire, capisca», sottolinea Doddore. A cinque anni dalla nascita della Repubblica di Malu Entu, festeggiata con i fedelissimi e i simpatizzanti, ancora una volta Doddore spiazza tutti.
«Dobbiamo percorrere la strada tutti insieme se vogliamo costituire la Repubblica indipendente della Sardegna, possiamo prendere ad esempio la Cuncolta corsa, che per ogni elezione si presenta unita in tutte le sue componenti».
L'alternativa? Correre da soli e proporre una donna per la carica di governatore della Sardegna. «Per dare una ventata di novità a questa politica isolana, asfittica e incapace di affrontare i reali problemi delle persone».
Joseph Pintus

Condividi su:

Seguici su Facebook