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L'unione sarda. Orani Forestali a Oristano, rivolta nel cantiere

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Conclusa la campagna anticendio, i 14 operai forestali di Orani, orfani del cantiere per via della querelle infinita sugli usi civici, hanno ripreso a girovagare. L'anno scorso nei cantieri del Nuorese, adesso nell'Oristanese, innescando ovunque una triste guerra tra poveri. Ieri sono stati assegnati nel vivaio di Campulongu, vicino Zeddiani. Protestano i leader sindacali di Cgil, Cisl e Uil, Andrea Sanna, Alessandro Perdisci e Franco Mattana contro l'Ente foreste.
«Non si possano caricare sui lavoratori i problemi che l'amministrazione di questo Ente non può risolvere ed esprimiamo assoluto dissenso verso coloro che dovrebbero trovare soluzioni e che invece continuano a gravare i lavoratori che non sono assolutamente colpevoli delle situazioni che si stanno verificando», sostengono. E aggiungono: «Bisogna fare il possibile per trovare una soluzione idonea che però non può essere quella attualmente adottata».
I sindacalisti esprimono apprezzamento per «la disponibilità dimostrata dal servizio territoriale di Oristano, nella figura del direttore», ma giudicano «assolutamente non corretto l'atteggiamento della Direzione generale dell'Ente foreste che continua ad imporre soluzioni ai territori senza avere considerazione dei lavoratori né di coloro che li rappresentano. Anche la nostra provincia, al pari di tutta la Sardegna, vive un forte disagio sociale legato alla carenza di lavoro. Poiché siamo stati già penalizzati, soprattutto dalle ultime stabilizzazioni, non vorremmo che si approfittasse della nostra disponibilità o che venga strumentalizzata. Auspichiamo che ai lavoratori di Orani sia concesso di rientrare al più presto nei propri territori».

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