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L'unione sarda. «Air Italy vola, Meridiana muore»

TRASPORTI. Manifestazione autonoma all'aeroporto, anche i sindacati confederali nel mirino

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OLBIA Fascia nera da lutto al braccio e cartelli colorati in testa al corteo, in nome del lavoro che fugge. Un centinaio di lavoratori Meridiana, quasi tutti assistenti di volo, fuori dalle sigle sindacali, ieri ha manifestato all'aeroporto Costa Smeralda per ricordare che il 2015 è dietro l'angolo, con lo spettro di 1350 nuovi disoccupati in Sardegna. «Non possiamo aspettare inerti che si compia il disastro».
LA PROTESTA Air Italy fly, Meridiana die : lo slogan fotografa uno dei motivi della protesta. Mentre i lavoratori della compagnia sarda sono in cassa integrazione, i voli vengono coperti dagli aerei Air Italy. Ma non è l'unico. In ballo ci sono le scelte dei manager, quelle della Regione sulla continuità territoriale, i contributi alle compagnie low cost e, ultima ma non meno importante, la rappresentatività di chi siede al tavolo delle trattative in nome dei lavoratori. «La stragrande maggioranza dei dipendenti Meridiana non è iscritto ai sindacati confederali quindi non è rappresentato», spiegano i manifestanti scettici sui risultati dei vari tavoli. Non solo: un cartello è dedicato alla vicenda del segretario nazionale della Uiltrasporti che avrebbe ricevuto un gentile omaggio, due biglietti per Mauritius, dalla compagnia. Un gesto ritenuto, quantomeno inopportuno, dai lavoratori.
«Noi - spiega Alessandro Brandanu - siamo impegnati su due fronti. Una è quello del management che consideriamo inadeguato, cambiano manager ma il risultato non cambia, non c'è un vero piano industriale e nessuna prospettiva di sviluppo. Rispetto alla Giunta regionale, invece, sosteniamo le posizioni della compagnia. Il bando della continuità territoriale così com'è non va bene e gli enti pubblici devono smetterla di finanziare le compagnie straniere low cost che non lasciano un centesimo sul territorio».
LA POLITICA Il corteo è passato dalla palazzina degli uffici amministrativi all'aeroporto dove, dopo una decina di minuti di sit-in, i lavoratori hanno incontrato il sindaco Gianni Giovannelli e il deputato Gian Piero Scanu. Giovannelli ha annunciato che subito dopo la chiusura del bando per la continuità territoriale incontrerà a Cagliari Cappellacci: «Mi auguro - ha detto il sindaco - che si possa ridiscutere una proposta che soddisfi le esigenze dei sardi ma che allo stesso tempo non penalizzi un'azienda che ha nelle sue intenzioni quella di riportare i conti in ordine». Gian Piero Scanu ha annunciato per settembre la visita del presidente della commissione trasporti della Camera. «Alla base di tutto - ha detto il deputato - c'è una carenza complessiva della classe dirigente, perché l'eutanasia di Meridiana parte da lontano e se la politica avesse dato risposte diverse sin da subito, oggi saremmo stati in un altra situazione. Ma in questi anni - ha aggiunto - la politica regionale e nazionale hanno sviluppato nei confronti della compagnia un rapporto all'insegna della mediocrità».
Caterina De Roberto

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