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L'unione sarda. Sparito da 5 anni: «Lo hanno ucciso»

ORGOSOLO. Salvatore Elias è scomparso a Bosa il 26 agosto del 2008, si indaga per omicidio

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MONTRESTA Quel giorno il caldo era opprimente. La Planargia cuoceva lentamente in una cappa africana e la gente sperava in un repentino maestrale. La voce si sparse rapidamente a Bosa: «Stanno cercando un pastore di Orgosolo che manca dall'azienda dei Pinna». Era il 26 agosto 2008. Desaparecido, per mano violenta ed omicida: sono cinque anni che Salvatore Elias è svanito nel nulla. Ad Orgosolo sono certi che il quarantunenne servo pastore scomparso dall'azienda agricola di Pili Sezzida , in agro di Montresta, sia stato ucciso. Ma non hanno una tomba su cui piangere.
I FAMILIARI ACCUSANO Sulla scomparsa di Salvatore Elias, la Procura della Repubblica di Oristano ha un fascicolo aperto per l'ipotesi di omicidio basata su un rapporto indiziario dei carabinieri della Compagnia di Macomer che curarono le indagini. Tardivamente, secondo la famiglia. Si pensi che l'autovettura di Elias venne sequestrata per indagini accurate alla ricerca di indizi solo due anni dopo il fatto; quando, ormai, era stata più volte ripulita e lavata, perfino con il pulivapor, per essere venduta. I parenti di Salvatore Elias non hanno mai fatto mistero delle loro perplessità, ne mai smesso di chiedere con forza che chi sa parli, fosse anche solo per recuperare il corpo dello scomparso.
I RETROSCENA Salvatore Elias era rientrato in Planargia il 25 agosto, dopo qualche giorno trascorso in paese. Il suo rapporto di lavoro con la famiglia Pinna era giunto alla fase finale: la moglie Teresa Patteri sapeva che i suoi datori di lavoro gli avevano annunciato il prossimo licenziamento che si sarebbe perfezionato alla fine del mese di settembre di quello stesso anno: circostanza che avrebbe comportato il pagamento del trattamento di fine rapporto. La sera del 25 Elias si trovava in un bar a Montresta, secondo la testimonianza dei familiari, che raccontarono di una sua telefonata e dai riscontri testimoniali, con alcune persone ed il suo datore di lavoro. La sua Fiat Punto percorse la stradina sterrata di Pili Sezzida pare senza rispondere ad un segnale convenzionale che il servo pastore aveva concordato con un operatore della vedetta antincendio. L'auto venne trovata chiusa davanti alla casa colonica dell'azienda dei Pinna che, il giorno successivo, denunciarono la scomparsa.
INUTILE MOBILITAZIONE Le ricerche proseguirono per giorni e giorni, impegnando numerose squadri di volontari, molti dei quali venuti da Orgosolo (anche Graziano Mesina fu impegnato nelle battute). Qualche giorno dopo la scomparsa, il titolare dell'azienda agricola Giovanni Antonio Pinna fu rapinato da due uomini in moto, mentre si recava in banca a versare l'incasso del suo distributore di benzina.
APPELLI INASCOLTATI Della scomparsa di Salvatore Elias si occuparono giornali e televisioni ed il programma Rai Chi l'ha visto? dedicò alla vicenda una puntata. Nulla è servito: ne l'accorato appello della madre, della moglie e della figlia del pastore scomparso; ne l'impegno costante e mai rinunciatario dei suoi amici e di una comunità intera; ne la solidarietà degli amici e dei pastori bosani, montrestini e villanovesi.
Antonio Naìtana

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