Lascia una coda polemica il bando pubblico della Regione per l'assegnazione di contributi ai privati, per l'installazione di impianti fotovoltaici. I dubbi riguardano l'arrivo di tutte le raccomandate nello stesso orario, criterio utilizzato per stilare la graduatoria.
A sollevare qualche perplessità è Gabriele Careddu, uno degli esclusi: «Non c'è un ordine di punteggio, l'unica discriminante è l'orario di arrivo della raccomandata. Nella graduatoria risulta che sono state spedite contemporaneamente, alle 8.30 del primo giorno utile (5 febbraio) 981 pratiche, un fatto anomalo».
Il bando è in capo all'assessorato dell'Industria ed è proprio l'assessore Antonello Liori a commentare, sostenendo che «nei bandi a sportello l'invio certificato dalle poste è un criterio che garantisce data e ora certe». Intanto Gabriele Careddu ha deciso di farsi promotore di un'azione collettiva degli esclusi per «chiedere l'accesso agli atti postali e a quelli in possesso della Regione per verificare l'effettivo orario di invio dei plichi».
Fare luce e fugare i dubbi. Il primo obiettivo di Careddu è questo e non il mancato finanziamento. «Non lamentiamo l'esclusione dalla graduatoria, ma vogliamo capire le procedure», spiega. «Da Olbia sono state spedite, contemporaneamente, 19 raccomandate. Mi chiedo se ci sono 19 sportelli abilitati che possano inviare nello stesso istante». Il bando finanzia impianti già installati e le fatture in originale erano un vincolo per partecipare, così come «il versamento di 10 euro per finanziare l'istruttoria a prescindere dall'esito», sottolinea Careddu, che ha scritto una lettera alla Regione «senza ottenere alcuna risposta».
L'assessore Liori evidenzia che «la Regione non può entrare nel merito delle singole raccomandate, perciò noi teniamo conto di quello che le Poste certificano». Poi, precisa: «Il sistema a sportello consente di accorciare i tempi e chiudere il bando, realizzando la graduatoria in tempi accettabili». (mat. s.)