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L'unione sarda. Appalti e voti sospetti

Nuovo blitz dei carabinieri al Municipio e in Provincia: nel mirino la regolarità delle elezioni comunali di Iglesias

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IGLESIAS Continua la bufera giudiziaria sull'Igea. Ieri mattina i carabinieri hanno acquisito nuovi documenti negli uffici del Comune di Iglesias e della Provincia a Carbonia. I militari cercavano le pratiche di alcune gare d'appalto per lavori eseguiti a Nebida e tutto il materiale relativo alle recenti elezioni amministrative di Iglesias, in particolare verbali degli scrutini e di tutte le operazioni nei seggi.
I CONTROLLI I controlli negli uffici del Comune in via Isonzo sono iniziati ieri mattina alle 8. In tanti hanno notato la presenza dei militari, ma non si è trattato di un blitz come quello di mercoledì all'Igea. L'operazione è stata coordinata dal capitano Nicola Pilia, che due giorni fa ha coinvolto nell'attività investigativa quasi tutte le stazioni dell'Arma della provincia. L'ufficiale non ha voluto rilasciare dichiarazioni. Sembra che i carabinieri abbiano portato via una serie di delibere risalenti al periodo in cui il Comune era guidato dal commissario Antonello Ghiani, legato politicamente all'Udc e molto vicino al segretario regionale del partito Giorgio Oppi. Durante la perquisizione è stato disattivato il server e per due ore gli uffici sono rimasti senza il collegamento internet.
APPALTI E VOTI DI SCAMBIO Gli inquirenti stanno facendo controlli molto accurati sui lavori per la costruzione di un muraglione all'ingresso di Nebida. La concessione edilizia sarebbe stata rilasciata dal Comune senza l'autorizzazione della Provincia, ma soltanto con un nulla osta dell'Igea. I lavori sono stati affidati a un'impresa di Nebida senza bandire alcuna gara d'appalto. Dietro questa vicenda secondo gli investigatori si nasconderebbero svariate irregolarità di tipo amministrativo e il reato di voto di scambio che vede indagati il sindacalista Marco Tuveri e Daniela Tidu. Le verifiche riguardano anche il caso di Marco Zanda, il dipendente dell'Igea che risultava nell'elenco dei candidati della lista Piazza Sella (composta prevalentemente da iscritti e simpatizzanti dell'Udc). Stando a quanto riportato negli esposti arrivati in Procura anche questa vicenda sarebbe stata gestita da Marco Tuveri, il sindacalista indicato come autista e uomo di fiducia del presidente dell'Igea Giovanni Battista Zurru.
FESTE E FUOCHI D'ARTIFICIO Tra le tante iniziative finalizzate a raccogliere consensi elettorali indirizzati sempre all'Udc ci sarebbe anche la concessione di uno stabile dell'Igea a una compagnia di cacciatori. Curiose infine la vicende di alcuni contributi concessi da Igea e Geoparco per la festa di Santa Barbara a Nebida, soldi mai arrivati al comitato organizzatore. Stessa sorte per i quattrini destinati a uno spettacolo pirotecnico che sarebbe costato molto meno dei 12 mila euro elargiti da Igea e Geoparco.
MACCHINARI IN AFRICA Durante i controlli di mercoledì mattina i carabinieri hanno sequestrato tutti i documenti dell'ufficio Patrimonio dell'Igea. Tra le altre cose si indaga su macchinari ceduti a prezzi bassissimi e destinati ad alcuni cantieri gestiti da imprenditori iglesienti nel nord Africa. L'anonimo che ha inviato uno dei quattro esposti in Procura racconta in modo dettagliato della vendita di ruspe, pale meccaniche, camion e della misteriosa sparizione di apparecchiature da cantiere, gruppi elettrogeni e pezzi di ricambio. Nel sito Igea della miniera di Acquaresi qualcuno avrebbe portato via un camion carico di reti metalliche e paletti da recinzione: materiale del valore di 20 mila euro. Negli esposti si fa riferimento anche alla vendita di rame e alla gestione allegra di un circolo Cral di proprietà dell'Igea finito nel mirino della Guardia di finanza per una vicenda di slot machine taroccate.
SHOPPING CON L'AUTO AZIENDALE In tutti gli esposti si fa riferimento a uno utilizzo spregiudicato delle auto aziendali. Si fanno nomi e cognomi di dipendenti dell'ente visti alla vigilia di Natale e di Pasqua (negli orari in gli uffici e siti dell'Igea erano chiusi) nei centri commerciali di Carbonia e Iglesias insieme a mogli, fidanzate, figli e amanti. Ovviamente non stavano lavorando, facevano shopping.
FILMATI E FOTOGRAFIE Le denunce sono molto dettagliate con allegati filmati e fotografie. Da qualche giorno gli inquirenti stanno visionando un dvd definito «molto interessante». Sembra che contenga immagini registrate nel deposito utilizzato per custodire il gasolio. Stando a quanto denunciato negli esposti il furto avviene nei cantieri a fine turno. Il gasolio è portato a Masua, dove avviene la divisione e anche la vendita a prezzi scontati . Nei bilanci dell'ente la voce riservata ai carburanti è seguita da cifre a molti zeri. Si consumerebbero ogni mese almeno ventimila litri di gasolio. Oltre 645 litri al giorno.
Francesco Pintore

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