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L'unione sarda. La ricetta di Prato A Manca: no al Psd'Az

Elezioni

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La sfida per le prossime elezioni regionali dei movimenti sardisti dovrebbe puntare sull'identità e sul cambiamento. La visione di Andrea Prato, fondatore del movimento Quinto Moro, parte dalla creazione di «una federazione paritetica tra partiti e movimenti che si riuniscano in coalizione». La regola per vincere la prossima competizione elettorale è rimanere uniti. «Chi frena il cambiamento», avverte il leader del Quinto Moro, «si levi di torno e lasci spazio a chi vuole con forza una Sardegna tutta nuova.
CENTROSINISTRA Michele Piras (Sel) ha chiarito la sua posizione sulle primarie: «Siamo preoccupati per come stanno andando le cose. Non ho però mai dichiarato contrarietà alla riapertura dei termini per le candidature. Piuttosto mi chiedo perché non sia stato fatto quando noi l'abbiamo chiesto, e cioè alla fine del mese di luglio. Un rinvio e una riapertura adesso sarebbero di difficile gestione».
INDIPENDENTISTI A manca pro s'indipendentzia polemizza col Psd'Az. In una nota del direttivo nazionale dell'organizzazione della sinistra indipendentista viene sottolineato che «lavorare per l'unità politica dell'indipendentismo non significa proporre minestroni con chiunque si auto-professi indipendentista, sovranista, o dichiari di agire per il bene dei sardi. L'indipendentismo è una cosa seria». Il movimento ha promosso per il prossimo 8 settembre alle ore 10, nella Torre aragonese di Ghilarza, un incontro con i cittadini, a cui ha dato la sua adesione anche “L'Assòtziu politicu-culturale Zirichiltaggia”.
FRATELLI D'ITALIA Anche il movimento Fratelli d'Italia si prepara ad affrontare le prossime regionali. L'assessore regionale Antonello Liori è convinto che le primarie di coalizione siano un «idoneo strumento di scelta del miglior candidato possibile».
Eleonora Bullegas

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