NUORO Giovani, 30 anni o giù di lì, segni particolari: truffatori. Si presentano sorridenti e gentili e senza alcun titolo da qualche giorno se ne vanno in giro a chiedere soldi per conto dell'ignara associazione Asso, cooperativa che a Nuoro offre servizi di ambulanza. I due individui, pare, a un primo sguardo appaiono perfino credibili. In realtà sono degli impostori che lavorano esclusivamente per se stessi. A lanciare l'allarme sono gli stessi soci della Asso , minicoop di assistenza, Salvatore Siotto, Valentina Carboni e Stefania Usai: «Non sono stati mandati da noi. Si spacciano per nostri operatori. Abbiamo già provveduto a denunciare alle autorità competenti, ma chiediamo anche la collaborazione dei nuoresi. E non solo, visto che a quanto pare si sono presentati anche in qualche paese del circondario e nelle sale d'attesa delle strutture della Asl».
LA DENUNCIA Sono ormai diverse le segnalazioni di commercianti e privati cittadini giunte ad Asso . Il copione è un classico: entrano in negozio o suonano i campanelli delle case con in mano dei biglietti da visita che generosamente distribuiscono ai malcapitati. Dopo aver agganciato le potenziali vittime - talvolta gli approcci avvengono anche per strada - parlano loro del sodalizio e raccontano che si stanno occupando di raccogliere fondi per l'acquisto di un'ambulanza medicalizzata, materiale sanitario, ausili, attrezzature specialistiche e altre apparecchiature utili per l'attività: «Tutto falso», avvertono Siotto e compagni, «ribadiamo, non abbiamo affidato alcun incarico di questo tipo. Questi due malviventi non appartengono alla nostra società. Non abbiamo chiesto a nessuno di procacciare finanziamenti in questo modo, né tantomeno siamo noi a farlo. Fate attenzione, non fidatevi e qualora vi succedesse rivolgetevi alle forze dell'ordine denunciando l'accaduto».
LA SOCIETÀ L' Asso è nata pochi mesi fa per volontà di tre ragazzi di Nuoro (Siotto, Carboni e Usai) e si occupa tanche di accompagnare in ospedale persone allettate o con difficoltà deambulatorie, disabili, ricondurre a casa pazienti in dimissione che necessitano di condizioni di trasporto particolari. E collaborano con l'associazione italiana leucemie.
Fr. Gu.