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L'unione sarda. Un milione al galoppo

Cappellacci: «Il cavallo risorsa vincente che non ci toglie nessuno» Obiettivo: invadere il mondo delle corse con gli anglo-arabi-sardi

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ARBOREA «Soldi», urlano i portavoce dei 300 del mondo internazionale del cavallo che hanno stipato la sala dell'Hourse country al Forum che apre la tre giorni Endurance Lifestyle 2013. A domanda urlata di rabbia di chi da anni è impastoiato nella crisi più nera, il presidente della Regione Ugo Cappellacci risponde chiaro: 900 mila euro subito, tra i denti. Fondi tampone che la Giunta stanzierà nella prima riunione.
Più in là ma non tanto, nella prossima finanziaria di settembre, il governatore pomperà nuova linfa al settore con un investimento di 3 milioni nel triennio 2014-2016 per attivare interventi strutturali per la ricerca e sperimentazione del cavallo sportivo, incentivazione del cavallo sardo, creazione del circuito gare endurance, di un circuito di prove e altro ancora. Tipo, aggiunge tra gli applausi sempre più convinti degli allevatori, «aumentare le giornate di corse negli ippodromi e incrementare i monte premi per i cavalli allevati in Sardegna». Ai quali aggiungere in un futuro prossimo «il sostegno agli allevatori nei primi due anni, l'inserimento negli interventi Por del cavallo, l'assistenza tecnica, il rilancio della selezione genetica».
IL DISASTRO Franco Sionis, presidente dell'ippodromo di Chilivani, che ha accusato la Regione del reato di distruzione del cavallo aggravato dalla mancanza di interventi concreti per evitare il disastro e i signori del Palazzo di essersi eclissati negli ultimi 4 anni, ha così avuto le risposte che cercava. E con lui i tanti arrivati in questa enclave araba rubata per tre giorni ai veneti naturalizzati sardi, per le gare di endurance e non solo. «Dobbiamo partire da noi stessi, aggredendo il mondo con questa nostro straordinario potenziale».
POLEMICHE Per il governatore Cappellacci questa è la Sardegna che non ha paura, lontana dalla polemiche «che non portano da nessuna parte». A Sionis, che lo accusava di non essersi fatto vivo da quattro anni, il presidente ribatte: «Noi forse siamo stati distratti, gli altri prima di noi sono stati distruttori». Uno pari e palla nuovamente al centro.
Per ricordare con Riccardo Maria Monti, presidente del istituto commercio con l'estero, che la Sardegna nell'export «è troppo dipendente dal chimico e dal petrolio. Il territorio, invece, deve proiettarsi verso altri mercati e diventare finalmente protagonista nel settore del turismo».
RISORSA L'universo cavallo è il Qatar, gli Emirati arabi dove «export Italia vale 7 miliardi di euro e dove il cavallo è una grande risorsa. La Sardegna - ha aggiunto Monti - genera attrazione e due imprenditori hanno dimostrato interesse per il polo equestre». Per Ugo Cappellacci la discriminante dei mercati si chiama «competitività». Sul cavallo non c'è storia: «Sardo è sinonimo di qualità, storia, tradizione, cultura. Ricchezza non delocalizzabile e quindi vincente. È una delle filiere da recuperare». Per arrivare a realizzare il sogno confessato da Gianluca Laliscia: «Tra cinque anni invadere il mondo di cavalli sardi. Se qui arriva lo sceicco di Dubai e altri reali con 150 persone al seguito qualcosa vorrà pur dire». Per Cappellacci è la voce che invita tutti a ripartire, senza paura. In sella, sfidando il mondo.
Antonio Masala

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