Partecipa a labarbagia.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

L'unione sarda. Enrico Piras contrattacca: «Un tavolo alternativo»

Upc

Condividi su:

Non è soltanto Sel ad avere il mal di pancia nel campo del centrosinistra. Da tempo, l'Unione popolare cristiana si lamenta delle procedure seguite per le primarie, alle quali non ha intenzione di partecipare. Ieri è toccato al segretario regionale, Enrico Piras, alzare la voce. «Sono soltanto primarie del Pd e noi non vi partecipiamo», è l'esordio di Piras. «Il metodo da seguire è un altro. Intanto, scriverò subito agli altri partiti cosiddetti minori della coalizione, proponendo un tavolo alternativo, che porti a una soluzione diversa rispetto alle primarie che, ripeto, così come sono interessano solo al Pd».
Piras ha bene in mente a chi rivolgersi. «Intanto, al Partito dei sardi di Paolo Maninchedda e Franciscu Sedda, con il quale sono stati avviati i contatti da tempo e che sono stati già accolti nella coalizione. E poi, aspettiamo che anche il Psd'Az, ma anche altre forze sovraniste e autonomiste, si facciano avanti per partecipare al dibattito del centrosinistra».
Logica conclusione di Piras: se le primarie non vanno bene, la ricerca del candidato alla carica di governatore dovrebbe avvenire in maniera diversa e, soprattutto, in un lotto diverso da quello di coloro che parteciperanno alle primarie del 29 settembre.
«Io penso che sia necessario individuare un candidato di sintesi, che favorisca l'unità della coalizione e che metta a tacere le voci discordanti che sinora si sono udite. Nomi non ne faccio, anche se qualche idea in testa ce l'ho. Però, sono sicuro che al termine di una discussione franca non mancheranno le indicazioni per trovare il candidato giusto della coalizione, quello capace di battere il centrodestra e porre fine alla fallimentare esperienza di governo di Cappellacci».

Condividi su:

Seguici su Facebook