NUORO Campagna elettorale, in vista delle consultazioni regionali e addirittura delle primarie del centrosinistra sulla pelle degli allevatori. È l'accusa che il consigliere dell'Udc Giuseppe Tupponi lancia al presidente della Provincia Roberto Deriu che nei giorni scorsi si era scagliato contro la Regione per i ritardi nella lotta alla Lingua blu. L'amministratore (e candidato alle primarie per il Pd) si sarebbe però dimenticato «che alcuni compiti istituzionali nella lotta alle malattie degli animali e dell'uomo, ricadono sull'ente da lui diretto». Il consigliere regionale nuorese si riferisce alla disinfestazione: questo compito - sostiene Tupponi - per anni svolto egregiamente dal Craai, un ente troppo disinvoltamente cancellato da tutte le forze politiche, è stato per legge trasferito alle Province, che fatta qualche eccezione, non hanno attivato le azioni necessarie all'eliminazione di questo e di altri insetti responsabili di gravi patologie a carico dell'animale e spesso dell'uomo, come la malaria, o la più recente febbre del Nilo».
Dopo aver sottolineato che la Provincia di Nuoro nella prevenzione precoce con un'azione mirata contro l'insetto-vettore «ha fatto poco o nulla, né risulta alcuna proposta operativa», Tupponi difende l'operato della Regione: «Intanto in circa 30 giorni - scrive il consigliere regionale dell'Udc -i servizi veterinari delle Asl hanno sottoposto a vaccinazione preventiva oltre 120 mila capi di bestiame ovino, mentre l'Istituto zooprofilattico ha esaminato circa 50 mila campioni. Un lavoro ingente, avvenuto in piena esplosione della malattia, a fronte di oggettive difficoltà legate soprattutto a problemi nell'approvvigionamento delle tante dosi di vaccino necessarie, mentre la Giunta regionale ha predisposto un disegno di legge che prevede lo stanziamento di 10 milioni di euro per le azioni di prevenzione e gli indennizzi agli allevatori. Tutto questo sicuramente non basta», riconosce lo stesso Giuseppe Tupponi assestando un'ultima stoccata a Deriu: «Oggi però bisogna affrontare l'emergenza e serve la collaborazione di tutti, ognuno nel proprio ruolo. Non servono le polemiche e il rimpallo delle responsabilità, soprattutto se finalizzate non alla soluzione del problema ma a ottenere facili consensi».