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L'unione sarda. Mandrolisai, banchi vuoti

Spopolamento e crisi economica: in calo diplomati e iscritti all'Università

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La dispersione scolastica è solo uno dei problemi che affligge il Mandrolisai e le zone confinanti. Il tasso di istruzione secondaria, infatti, risulta essere in quest'area interna tra i più bassi della Sardegna e il decremento della popolazione scolastica concorre in molti Istituti superiori alla riduzione dell'offerta formativa.
LE CIFRE I dati forniti dalle pubblicazioni del ministero dell'Istruzione e dai quaderni Trelle evidenziano la situazione relativa ai livelli di apprendimento e di abbandoni relativi agli studenti sardi in relazione a quelli delle altre regioni italiane. Nell'Isola, e in particolare nel Mandrolisai, si riscontrano elevati tassi di dispersione scolastica secondaria, quantificabili intorno al 20-30 per cento, che uniti a bassi livelli di apprendimento concorrono ad alimentare una situazione di emergenza sociale conseguenza di antiche e mai risolte difficoltà socio-economiche delle famiglie, dell'impoverimento culturale, della mancanza di opportunità ed indicazioni educative, delle carenze di attrezzature, laboratori e soprattutto del costante calo dei residenti e del conseguente decremento della popolazione scolastica che mette a rischio ed in sofferenza numerose istituzioni formative di primo e secondo grado.
SENZA PROSPETTIVE Il tasso di scolarizzazione secondaria è valutabile nel Mandrolisai attorno al 70-80 per cento, ossia solo 7-8 giovani su dieci proseguono dopo la scuola dell'obbligo. Questi ultimi si concentrano prevalentemente negli Istituti superiori presenti nel territorio, ovvero a Sorgono (Scientifico e Ipsa), Aritzo (Tecnico commerciale), Tonara (Tecnico industriale) e Desulo (Turistico alberghiero), mentre sono pochi, invece, quelli che scelgono di frequentare le lezioni fuori dal territorio. In tal senso se si considera che, mediamente, oltre il venti per cento di questi interrompe prima del diploma gli studi secondari, si comprende l'importanza di interventi che aiutino a potenziare e a riqualificare le strutture educative, anche in una prospettiva più ampia di servizi sociali da garantire alle comunità locali. Implicitamente, sempre nel Mandrolisai, risultano essere in calo anche le iscrizioni nelle Università che, a causa della lontananza geografica e della difficoltà negli spostamenti dovuta anche ad una carenza dei servizi di trasporto, disincentiva i giovani al proseguimento degli studi.
MIRAGGIO-UNIVERSITÀ La vita da studente fuori sede finisce così per essere sempre più onerosa e in tempi di crisi economica non sempre alla portata di tutte le famiglie. «Quello relativo all'istruzione - dice Gigi Littarru sindaco di Desulo e presidente della Comunità montana Gennargentu-Mandolisai - è un problema che va affrontato con decisione. Purtroppo le logiche seguite dalla Regione non tengono conto delle necessità dei ragazzi, ma rispettano un criterio strettamente numerico».
DIRITTI NEGATI Questo è il motivo per cui noi rappresentanti del territorio ci troviamo spesso a lottare contro la riduzione dei servizi pubblici. Nel settore della conoscenza - aggiunge Littarru - occorre garantire personale particolarmente qualificato e motivato poiché avendo a che fare con giovani e bambini, questo tipo di lavoro non può essere configurato al pari degli altri. I nostri figli come quelli di chi vive nei grossi centri devono poter disporre di un'adeguata formazione e in tal senso esprimo tutta la mia contrarietà nei confronti del modello pedagogico delle pluriclassi».
Simone Tatti

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