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L'unione sarda. Primarie, il M5S è pronto

Vertice sui programmi e per stabilire i requisiti dei “papabili” Il senatore Cotti: «Consultazioni on line tra ottobre e novembre»

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I grillini sardi puntano dritti alle Regionali. Febbraio 2014 è un appuntamento stampato a caratteri cubitali nel calendario del movimento. Ieri a Laconi, durante un'assemblea organizzativa cui hanno partecipato circa 200 tra iscritti e simpatizzanti, è stato fatto il punto della situazione, con una proposta: «Per trovarci pronti in vista delle imminenti scadenze elettorali sarebbe opportuno fare le primarie on line tra ottobre e novembre», ha detto il senatore Roberto Cotti.
I PASSAGGI Quindi, entro due mesi dovrebbero svolgersi le consultazioni popolari, anche se all'assemblea nomi non ne sono stati proposti. «Bisogna prima stabilire il regolamento», ha aggiunto il senatore cagliaritano, «e concordare tutti i passaggi per rendere possibile la scelta dei candidati alla presidenza e al Consiglio nel modo più semplice e veloce». Ci sarebbe ancora da definire qualche aspetto in riferimento alla scelta del candidato governatore. E cioè, se possa essere anche una personalità vicina al movimento ma non iscritta ai gruppi di lavoro. In altri termini, quello che in un partito verrebbe definito un esterno. Tra l'altro, non è escluso che possa essere una donna, rappresentante della società civile da cui il movimento di Grillo e Casaleggio attinge a piene mani in occasione delle candidature per il rinnovo delle assemblee elettive. «In ogni caso», conclude Cotti, «siamo molto avanti sul programma. Abbiamo gruppi di lavoro, istituiti in base alle deleghe degli assessorati regionali, che stanno definendo i punti cardine della nostra proposta. È il programma il perno su cui ruota tutto».
ESPERIENZE Per offrire suggerimenti sulla base delle esperienze delle elezioni regionali siciliane (ma non solo), oltre ai parlamentari sardi del M5S a Laconi è arrivata una delegazione guidata dall'ex capogruppo al Senato Vito Crimi. C'erano anche i deputati Bruno Marton e Dino Alberti (lombardi), Alessio Villarosa (siciliano), che tra un un mese diventerà capogruppo a Montecitorio, Marco Scibona, senatore piemontese ed esponente No Tav, ed Elisa Bulgarelli, senatrice emiliana. Vito Crimi ha ricordato che «gli incontri regionali dal basso sono una caratteristica peculiare del Movimento 5 Stelle, e sono occasioni importanti per permettere agli attivisti di incontrarsi per discutere di elezioni ma non solo». L'ex capogruppo al Senato ha ricordato che «nel M5S non decide una segreteria, ma i cittadini».
I TEMI Di certo, i grillini sardi hanno iniziato a parlarne, del voto sardo. Cotti, come altri parlamentari sardi, non fanno proclami ma promettono una lista all'altezza delle precedenti tornate elettorali. Ieri all'attenzione dei grillini sardi e nazionali ci sono stati anche altri temi. Come quello degli incendi, su cui Crimi registra «un preoccupante silenzio, forse perché nei roghi sardi non è morto nessuno come accadde in Sicilia». L'ex capogruppo a Palazzo Madama, con gli altri suoi colleghi, ha promesso al sindaco Paolo Pisu «un intervento perché non si spengano i riflettori sugli incendi e sull'uso dei canadair». Ma anche su altro: «La continuità territoriale deve essere garantita alle condizioni più favorevoli e i Comuni dell'interno non possono morire di isolamento». Non si sa né dove né quando si terrà la prossima riunione dei grillini. Spetta a Roberto Ferinaio, iscritto di Olbia, fissare la data. Ma in quell'occasione - con tutta probabilità - si saprà qualcosa di più definito sulle strategie del M5S per le Regionali.
Lo. Pi.

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