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L'unione sarda. Liste d'attesa, in ospedale si corre ai ripari

NUORO. Diciotto mesi per una visita? La Asl pronta ad assumere un endoscopista entro l'autunno

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NUORO L'ultimo caso – c'è stato da aspettare un anno e mezzo per una visita dal gastroenterologo – non è passato inosservato ai vertici della Asl di Nuoro. Che ancor prima della segnalazione fatta da Angela Poddighe, la madre della studentessa di Galtellì in lista d'attesa, aveva studiato il modo di correre ai ripari. «La sostituzione dello specialista diventato primario (motivo per cui è slittato il primo appuntamento, ndr ) avverrà entro l'autunno». Piero Mesina, direttore sanitario della Asl di Nuoro annuncia l'antidoto all'emergenza «ma l'assunzione di un endoscopista non risolverà completamente il problema. Perché il medico che arriverà non sarà un professionista completamente autonomo nell'esercizio di un'attività specialistica complessa. Se una colonscopia - faccio un esempio - evidenzia la necessità di asportare un polipo, situazione notoriamente precancerosa o cancerosa, non lo può fare un neo specializzato, perché non ha la necessaria esperienza».
Aspettando rinforzi, sono stati potenziati gli strumenti diagnostici. «Nei giorni scorsi – continua il direttore sanitario della Asl – è arrivato un nuovo colonscopio. È stato possibile acquistarlo proprio grazie ai finanziamenti concessi dalla Regione per l'abbattimento delle liste d'attesa».
Resta il fatto che la pianta organica è all'osso.«Sono soltanto tre gli specialisti in endoscopia. Il vero problema – ammette Mesina – è quello. Nonostante tutto, il servizio fa fronte a diversi impegni, porta avanti con successo il progetto di prevenzione dei tumori, attranerso lo screening del cancro del colon. L'ospedale di Nuoro è uno dei pochi centri in Sardegna che esegue interventi complessi e rischiosi sulle vie biliari. Il servizio è garantito 24 ore su 24, per soddisfare urgenze che possono verificarsi in altre aziende sanitarie sarde nel cui territorio il servizio non è istituito. Ciò comporta che un endoscopista chiamato per un'emergenza nel cuore della notte l'indomani non sia al massimo per affrontare il normale turno di servizio». L'emergenza rischia di diventare routine, anche per un malinteso concetto dell'urgenza. Ma è urgente o no il caso di una ragazza che vomita di continuo e non sa se l'indomani è in grado di andare a scuola?
T. Pl.

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