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L'unione sarda. La cartolina arriva con 44 anni di ritardo

Gli auguri di Pasqua da Oristano per due sorelline

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ALBENGA Quarantaquattro anni di ritardo sono davvero tanti. Solo che in questo caso la cartolina spedita da Oristano e indirizzata a quelle che nel 1969 erano due sorelline di appena un anno, di Albenga, è arrivata solo pochi giorni fa non per colpa delle Poste. Insomma, un portalettere distratto o un disservizio degli uffici può causare qualche giorno, perfino mesi di ritardo. Ma quattro decenni sono davvero troppi. Questa vicenda è “semplicemente” frutto di una grande casualità. Una serie di incastri complicati che trasformano una cartolina qualunque in una storia incredibile.
LA CASSETTA La lettera è rimasta incastrata nella mega cassetta postale di un condominio di Albenga andandosi a infilare, non si sa come e perché, in uno di quei punti “impossibili” dove è rimasta nascosta per tutto questo tempo. Solo la decisione dei condomini di togliere la cassetta postale, ormai vecchia, ha riportato alla luce la lettera, dove c'era scritto un messaggio semplicissimo: «Per le piccole Simona e Silvana, tanti cari bacetti e auguri». Era il periodo di Pasqua, aprile per l'esattezza. In quell'anno davano al cinema “Easy Rider”, l'uomo sbarcava sulla luna, lo studente Charley Kline effettuò il primo collegamento remoto tra due computer. Ma è anche l'anno di episodi terribili come la strage di piazza Fontana e la protesta di Jan Palach, che si diede fuoco per protestare contro l'invasione sovietica della Cecoslovacchia.
LA RICERCA Una volta scoperta, pochi giorni fa, a prendersi cura di quella vecchia cartolina è stato Giovanni Mela, calciatore dilettante, organizzatore ogni anno di una famosa festa nella riviera ligure. Il ragazzo non ha perso tempo e si è subito messo a cercare le destinatarie per consegnare la lettera firmata da tre persone, loro parenti. Dopo una serie di verifiche, Mela è riuscito a rintracciare le sorelle destinatarie del messaggio, Simona e Silvana Enrico, due belle signore bionde che oggi hanno 45 anni. Tante le coincidenze in questa storia: Giovanni Mela, infatti, è originario della Sardegna, più precisamente di Sorso, centro distante un centinaio di chilometri da Oristano, città da dove partì la lettera. Come se non bastasse, il ragazzo da un po' di tempo sta lavorando come portalettere per una compagnia privata (Le nuove poste).
Lui in questo caso il suo lavoro lo ha fatto benissimo.

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