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L'unione sarda. Per i teppisti ore contate

NUORO. Giardinetti devastati, caccia al resto della banda

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NUORO Due dei vandali che hanno devastato i giardinetti sono stati identificati e denunciati. Il resto della banda ha le ore contate. Dall'esame delle immagini riprese dalle telecamere del circuito cittadino di videosorveglianza la Polizia spera di avere le prove giuste per scoprire chi sono gli altri protagonisti della notte brava di venerdì. I danni sono ingenti: gradini di granito divelti, alberi sradicati, portoni di alcuni palazzi bersaglio delle schegge di granito. Gli inquirenti raccolgono testimonianze e altri elementi che potrebbero essere utili alle indagini, tutt'altro che concluse. Anche ieri il capo della Mobile Fabrizio Mustaro era al lavoro con i suoi uomini per cercare di chiudere il cerchio.
NEL TERRORE Il giorno dopo la doppia denuncia (reati ipotizzati: danneggiamento aggravato, lancio pericoloso di cose e ubriachezza) gli operatori commerciali di piazza Mameli non sono convinti che il problema sia risolto, e chiedono maggior controllo da parte delle forze dell'ordine, anche nelle ore diurne. «Venerdì pomeriggio», racconta una commerciante della piazza che vuole mantenere l'anonimato per paura di ritorsioni, «c'era un gruppo di ragazzi che bevevano e disturbavano, tra loro ho visto anche una bimba. Non beveva con gli altri ma era in mezzo a questi ragazzi. Avrà avuto al massimo quattro anni», dice, «ho pensato di chiamare le forze dell'ordine ma la prima cosa che mi hanno chiesto dal 113 è stato il mio nome e cognome. Cosa ho fatto? Ho riagganciato. Poi ci vado di mezzo io. Le poche volte che abbiamo provato a dire qualcosa a questi ragazzi siamo stati insultati».
LA TESTIMONIANZA Il racconto della commerciante dà uno spaccato di ciò che ai Giardinetti i cittadini devono subire. Il noto artista nuorese Pietro Costa, che all'interno dell'area dell'ex mercato civico sta tenendo una mostra sulle sue opere, racconta: «Qua davanti è abbastanza tranquillo ma dietro la piazza, c'è tanto movimento e la mattina si vedono i segni». «Un giorno da una porta laterale che abbiamo lasciato aperta per creare più fresco - racconta la moglie di Costa, Silvana Melis - hanno buttato dell'acqua sul pavimento. Noi qui chiudiamo massimo alle 21 e 30 quello che succede dopo non lo sappiamo».
TOLLERANZA ZERO La preoccupazione, non solo dei commercianti ma di tutti i nuoresi, è alta perché il vandalismo sembra non avere argini. Per questo anche il Comune ha scelto la linea delle tolleranza zero. I due denunciati (e il resto del gruppo, se verrà identificato) dovranno pagare la sanzione da 500 euro prevista dall'ordinanza del sindaco per chi beve nelle piazze durante le ore notturne. Al processo, poi, saranno saldati tutti i conti, visto che l'amministrazione comunale - il sindaco lo ha già annunciato - si costituirà parte civile.
Fabio Ledda

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