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L'unione sarda. Clivati: non fuggirò da Ottana

«Se acquistassi in Friuli sarebbe un bene per la Sardegna»

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OTTANA Clivati acquista in Friuli non per fuggire dalla Sardegna ma per dare maggiori opportunità di sviluppo alla centrale elettrica di Ottana. Tutto però è legato all'esito del vertice che è stato fissato per venerdì alle 11 al ministero dello Sviluppo economico. Atteso un patto istituzionale per garantire l'essenzialità di Ottana nel sistema energetico regionale.
Per Paolo Clivati, patron di Ottana Energia e Ottana Polimeri, per ora l'operazione Friuli è limitata a una manifestazione di interesse all'acquisto degli impianti di San Giorgio di Nogaro in provincia di Udine. Fino a qualche mese fa vi si produceva il Pet per bottiglie di plastica, per conto della società spagnola La Seda de Barcelona. La fabbrica aveva una capacità produttiva di oltre 150 mila tonnellate all'anno ed è stata dismessa.
«Gli spagnoli rappresentavano il nostro principale concorrente», dice Paolo Clivati, «il Ministero mi ha chiesto una disponibilità a valutare l'ipotesi di un acquisito degli impianti che loro hanno in Italia».
Non una fuga dalla Sardegna quindi? «Tutt'altro - replica Clivati - l'acquisto dello stabilimento del nostro maggior concorrente rappresenta una grande opportunità per lo stabilimento di Ottana. Per ora rimane una manifestazione di interesse. Vediamo cosa succede, anche se, come insegna l'esperienza di Legler, quando vi sono i commissari nominati dal tribunale, il motto sembra essere “più pende più rende” e se si perde la continuità produttiva è sempre difficile ripartire».
Francesco Oggianu

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