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L'unione sarda. Il sindacato forestali chiede l'assunzione di 1000 precari

Già pronto il ricorso dello Snaf, la prudenza dell'assessore

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Per combattere gli incendi e le altre calamità naturali serve la prevenzione e quindi personale stabile a servizio dell'Ente foreste. Un'idea che trova il favore dello Snaf (Sindacato nazionale autonomo forestali) convinto che servano «nuove forze di lavoro per incrementare l'attività di prevenzione e ridurre gli incendi».
Il sindacato ha predisposto un ricorso per la conversione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato di circa mille addetti. È prudente, però, l'assessore regionale dell'Ambiente, Andrea Biancareddu, poiché «va bene stabilizzare il personale ma attraverso un percorso giuridico corretto».
PREVENZIONE Il parere dello Snaf arriva a seguito di una proposta di legge presentata dai consiglieri regionali del Pdl Angelo Stochino, Pietro Pittalis e Antonello Peru, per l'immissione in ruolo del personale stagionale. Da qui l'appoggio del sindacato dei forestali. Sono circa un migliaio gli operatori precari all'interno di un organico complessivo di 6500 addetti. La regolarizzazione del contratto dei precari avrebbe un costo, stimato dai consiglieri del Pdl, di 12 milioni di euro: «Il risparmio di risorse non utilizzate per spegnere gli incendi e bonificare le aree incenerite, garantisce occupazione stabile», sottolinea la segreteria dello Snaf.
IL RICORSO L'obiettivo comune è la stabilizzazione ma la strada da percorrere è ancora da verificare. Se l'assessore Biancareddu predica prudenza, il sindacato dei forestali annuncia che «il ricorso sarà depositato entro settembre e verrà ritirato solo se il Consiglio stabilizzerà gli operai forestali precari». (mat. s.)

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