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L'unione sarda. Al setaccio le spese di Pdl e Pd

«Gravi anomalie» nei rendiconti degli ultimi 4 anni

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Tremano i palazzi del potere mentre gli inquirenti spulciano le carte sulle spese effettuate dai gruppi Pdl e Pd nella legislatura in corso. Sarebbero molte, e pure le gravi, le anomalie fin qui riscontrate ma è impossibile saperne di più. L'unica certezza riguarda l'indagine sulla penultima legislatura: insieme al leader Udc Giorgio Oppi per l'11 settembre la polizia giudiziaria ha convocato al Palazzo di giustizia di Cagliari tutti i presidenti dei Gruppi consiliari. Citati come testimoni nell'inchiesta-bis per peculato, sono stati invitati a presentarsi coi documenti: scontrini, fatture, rendiconti delle spese finanziate dalla Regione per l'attività politico-istituzionale.
Ignazio Artizzu porterà le carte di An, Silvestro Ladu quelle di Fortza Paris, Siro Marrocu del Pd, Antonio Biancu della Margherita. Ma l'elenco dei convocati in Procura non finisce qui dal momento che l'ordine di esibizione delle pezze giustificative consegnato dal pm Marco Cocco a Carabinieri e Guardia di finanza è destinato a tutti i capigruppo. Non si tratta di una delega nuova, anzi: il magistrato l'ha firmata nell'ottobre dello scorso anno e, proprio sulla base di quel decreto, poco prima del Natale 2012, si erano presentati al Palazzo di giustizia di Cagliari i capigruppo della legislatura in corso. Ecco spiegato il motivo per cui il decreto notificato nei giorni scorsi parla di un procedimento contro ignoti: undici mesi fa l'inchiesta-bis muoveva i primi passi e ancora non c'era alcun nome sul registro degli indagati.
LA 14° LEGISLATURA L'indagine sulle spese effettuate dai gruppi consiliari dal febbraio 2009 è, invece, in una fase più avanzata e potrebbe presto sfociare in una svolta clamorosa. L'unica certezza è che, alla fine dei controlli sull'Udc, sono partiti cinque inviti a comparire: sono accusati di peculato gli assessori regionali Sergio Milia e Andrea Biancareddu e i consiglieri Sergio Obinu, Franco Cuccu e Alberto Randazzo. Per gli ultimi tre l'appuntamento col pm Cocco è fissato per il 16 settembre. Milia, Obinu e Biancareddu devono rispondere di spese non giustificate per novantamila euro, Cuccu per 14.000 e Randazzo 12.000.
PDL E PD Nel frattempo proseguono le indagini sugli altri gruppi. La polizia giudiziaria ha concluso gli accertamenti sul Pdl: al rientro dalle ferie, lunedì prossimo, il pm Cocco leggerà l'informativa e deciderà se, e chi, iscrivere sul registro degli indagati. Nessuno conferma la notizia ma secondo fonti ben informate sarebbero diverse, e pure gravi, le anomalie (rilevate dagli inquirenti) che potrebbero tradursi nell'accusa di peculato per molti consiglieri regionali. Carabinieri e Guardia di Finanza sono intanto passati alle carte relative alle spese del Pd.
I PROCESSI Marcia, dunque, a ritmo sostenuto l'inchiesta che dovrà far luce su come siano stati spesi 24 milioni di euro nei 9 anni di vita delle ultime due legislature e continuano pure processi legati alla prima indagine: il 18 settembre dovrebbe arrivare a sentenza il rito abbreviato con un unico imputato. L'esponente dell'Italia dei valori Adriano Salis deve giustificare spese per 60.000 euro. Il 24 settembre partirà, invece, il processo in Tribunale ai 18 consiglieri che hanno scelto il rito ordinario. L'eurodeputato Giommaria Uggias, gli assessori regionali Oscar Cherchi e Mario Floris, Carmelo Cachia, Giuseppe Giorico, Sergio Marracini, Salvatore Serra, Tore Amadu, Renato Lai, Alberto Randazzo, Giuseppe Atzeri, Beniamino Scarpa, Maria Grazia Caligaris, Raimondo Ibba, Pierangelo Masia, Raffaele Farigu, Peppino Balia e Vittorio Randazzo dovranno dar conto dei soldi ricevuti dai gruppi Misto e Sardegna Insieme sono chiamati a dar conto di cifre diverse: 30.000 euro Balia e Vittorio Randazzo, 135.616 Atzeri, 136.661 la Caligaris, 135.185 Ibba, 129.511 Floris, 117.528 Scarpa, 81.920 Cherchi, 78.922 Masia, 74.366 Farigu, 32.500 Uggias, 30.350 Alberto Randazzo, 24.200 Lai, 18.500 Amadu, 235.693 Giorico, 195.996 Marracini, 52.724 Cachia, 44.787 Serra. Tutti devono rispondere di peculato, il solo Atzeri deve difendersi anche dall'accusa di abuso d'ufficio, maltrattamenti, lesioni e falso: si tratta del mobbing denunciato dalla funzionaria Ornella Piredda che ha dato il via all'inchiesta.
Il 4 ottobre, infine, riprenderà il processo a Silvestro Ladu, processato da solo perché la sua posizione, diversa da quella degli altri 19, era stata stralciata e l'inchiesta era andata avanti più velocemente: l'ex consigliere regionale è accusato di peculato e falso per le spese (253.000 euro) effettuate coi soldi del gruppo Fortza Paris di cui è stato presidente dal 2004 al 2008.
M. Francesca Chiappe

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