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L'unione sarda. Piano casa, veleni e vecchi sospetti

Mario Bruno: «Voglio vedere gli atti». La replica: «Nostalgico dell'ambientalismo ipocrita»

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Si avvia a conclusione il percorso di revisione del Piano paesaggistico regionale (Ppr), caratterizzato da riunioni e incontri per informare i rappresentanti dei territori. Si accende anche il dibattito tra le forze politiche, incentrato soprattutto sugli attacchi da parte del centrosinistra nei confronti dell'esecutivo. L'ultimo atto è l'accusa del consigliere regionale del Pd, Mario Bruno che, dopo aver chiesto l'accesso agli atti (sulla revisione del Ppr), lamenta «il silenzio da parte della presidenza della Giunta e dell'assessorato degli Enti locali».
Non tardano le risposte del portavoce di Cappellacci che ricorda «l'ampia fase di partecipazione e di coinvolgimento», e della direzione generale dell'assessorato che, qualche giorno fa, ha «formalmente risposto al consigliere». In materia di urbanistica due esponenti del Pdl, Gianfranco Bardanzellu (presidente della commissione urbanistica) e Antonello Peru chiedono la proroga del Piano casa «per riqualificare l'esistente e rilanciare il settore edile».
BOTTA E RISPOSTA La polemica di Mario Bruno non è circoscritta soltanto al flusso di informazioni: «Non vorremmo che Cappellacci si presentasse all'elettorato riproponendo il binomio volumetrie-sviluppo». Un'accusa che, al netto della campagna elettorale che si avvicina, contesta «i cinque anni in cui sono riusciti solo a paralizzare i Comuni, a non agevolare l'adeguamento e l'approvazione dei Puc, a ingolfare gli uffici urbanistici e promettere alberghi sulle coste e campi da golf ovunque».
Non mancano le frecciate, nella risposta del portavoce di Cappellacci, Alessandro Serra, che definisce Mario Bruno «nostalgico dell'epoca dell'ambientalismo ipocrita». Chiarimenti anche sulle informazioni relative alla revisione del Ppr: «C'è stato un passaggio delle linee guida in aula e un'ampia fase di partecipazione». I ritardi dei Comuni sarebbero causati da «lacune, contraddizioni e imprecisioni del Ppr originario». Il processo di revisione dovrebbe concludersi entro settembre e «ci sarà uno strumento che restituisce la certezza del diritto e mette fine all'epoca delle leggi applicate per i nemici e interpretate per gli amici».
PIANO CASA Arriva dal presidente della commissione Urbanistica, Gianfranco Bardanzellu la richiesta di «inserire, fra le priorità della commissione, la legge di proroga del Piano casa». Una richiesta inoltrata al presidente del Consiglio, Claudia Lombardo, poiché «da tempo i sardi aspettano risposte per ristrutturare casa e per rilanciare il settore edile, paralizzato dalla crisi». Una richiesta avallata dal consigliere Pdl, Peru, che precisa: «La proroga deve consentire la riqualificazione dell'esistente senza altro consumo di territorio. Non servono nuove costruzioni». L'attuale Piano casa, secondo il consigliere, «ha prodotto oltre 20mila concessioni edilizie senza consumo di aree». Dunque, la proroga, notizia confermata dall'ufficio di Gabinetto dell'assessorato, «riguarda solo la dilatazione dei tempi e non la possibilità di realizzare nuove volumetrie».
Matteo Sau

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