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L'unione sarda. Sindacati all'attacco dell'Agenzia «Nuovo carrozzone mangiasoldi»

Sadirs e Fedro sono contrari a “Sardegna Sviluppo e Promozione”

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Temono che la nuova Agenzia regionale per la promozione e la valorizzazione del sistema produttivo isolano e della coesione sociale possa mettere in discussione il contratto dei dipendenti regionali. I rappresentanti del Sindacato autonomo dipendenti Regione Sardegna (Sadirs) e della Federazione dipendenti regionali organizzati (Fedro) puntano il dito contro la nascita dell'agenzia “Sardegna Sviluppo e Promozione” e chiedono la convocazione della commissione regionale Autonomia.
I sindacalisti ritengono che il nuovo organismo abbia le caratteristiche di una società in house. In una lettera indirizzata ai presidenti della Regione, del Consiglio regionale, della commissione consiliare Autonomia, all'assessore al Personale e ai capigruppo regionali, vengono snocciolati alcuni timori. I compiti dell'Agenzia Sardegna Promozione, secondo quanto denunciano Luciano Melis (Sadirs) e Paola Espa (Fedro), non sarebbero stati attribuiti, se non in piccola parte, e neppure esercitati dall'Agenzia esistente.
Il paradosso: competenze e personale «in base all'articolo 3, comma 1, sono trasferiti al nuovo soggetto. Le funzioni attribuite all'agenzia esistente», rimarcano i due rappresentanti di Sadirs e Fedro, «sono state finora esercitate quasi in modo esclusivo dall'amministrazione regionale attraverso gli assessorati competenti. Come possono essere trasferite funzioni mai esercitate in modo esclusivo o comunque preminente?».
I sindacalisti sospettano che il nuovo organismo si configuri come «un carrozzone, sottratto ai vincoli degli Enti pubblici, che potrebbe funzionare con uno stuolo di consulenti, collaboratori vari e affidamenti ad amici e conoscenti» e ritengono che questa proposta di legge si «collochi al di fuori dell'ordinamento previsto dalla Legge regionale 31».
Eleonora Bullegas

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