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L'unione sarda. L'export per uscire dalla crisi

SASSARI. La Camera di Commercio promuove un corso di formazione

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Il saldo fra importazioni ed esportazioni nel Nord Sardegna negli anni dal 2010 al 2012 è fortemente deficitario. D'altronde non ci può essere equilibrio negli scambi commerciali di un Paese (e di una regione) fortemente in crisi. La Camera di Commercio del Nord Sardegna, con il suo braccio operativo, la Promocamera, ha deciso perciò di proporsi come punto di riferimento fondamentale per le imprese che puntano all'internazionalizzazione. «Occorre recuperare il tempo perso», ha detto il presidente Gavino Sini, «preparandole ad affrontare un nuovo percorso che può rivelarsi un'importante opportunità di crescita o un fallimento».
IL PIANO La seconda opzione è quella che l'Unione europea vuole scongiurare con il progetto “Small Business, Big World” presentato ieri dal presidente dell'Ente camerale in un incontro con la stampa. Sini si è collegato via Skipe con Umberto Pellegrino e Luciana Urbano della divisione Business International della Fiera Milano Media Spa, la società che metterà a disposizione i suoi docenti per la formazione e la consulenza alle imprese. Il coordinamento e la gestione tecnica sarà affidata a Promocamera. Quindici i posti al momento disponibili per altrettante imprese che non abbiano ancora avviato attività sistematiche di export e il cui fatturato estero annuale sia inferiore al 5% del totale aziendale. Questi i campi di attività: agroalimentare, turismo, artigianato, terziario innovativo ed edilizia. Il corso di formazione si svolgerà presso Promocamera nel periodo ottobre-dicembre. Il costo d'iscrizione è di 150 euro grazie all'abbattimento del 40% del prezzo iniziale, di cui si farà carico la Camera di Commercio. Le domande scadranno il 10 settembre.
LA COLLABORAZIONE Il presidente dell'ente camerale ha sottolineato l'importanza della collaborazione con la società di formazione e consulenza Fiera di Milano Spa: «L'Expo 2015 rappresenta una straordinaria opportunità per le aziende», ha detto Sini. «Sono previsti oltre 20 milioni di visitatori. Una vetrina eccezionale per il made in Italy che può generare condizioni favorevoli allo sviluppo delle relazioni commerciali con partner internazionali prima, durante e dopo la manifestazione». Pietro Esposito, segretario generale dell'ente camerale, ha fatto chiarezza sul progetto Shangay, per realizzare in questa città uno spazio espositivo, illustrato diversi mesi fa: «Per i costi eccessivi e alcuni dubbi sulla location, troppo esterna rispetto alla città, abbiamo deciso con gli imprenditori di cercare un'altra sede. Il progetto andrà avanti».
Gibi Puggioni

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