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L'unione sarda. Lingua blu, è allarme generale

L'Istituto zooprofilattico: «La situazione è grave, il contagio si sta allargando» Mauro Pili: «In pericolo la principale industria sarda, intervenga il Governo»

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Si alza il livello di guardia sulla diffusione della lingua blu negli allevamenti ovini dell'Isola. Una nuova epidemia che impegna istituzioni e Servizi sanitari in una vera e propria battaglia. Il direttore generale dell'Istituto zooprofilattico della Sardegna, Antonello Usai, sostiene che «la nuova epidemia di blue tongue preoccupa molto perché la situazione è in continua evoluzione, con cambiamenti repentini in termini di numeri e focolai registrati». Numerose anche le reazioni e le richieste: le associazioni di categoria chiedono interventi immediati, mentre il deputato del Pdl, Mauro Pili ha presentato un'interrogazione parlamentare al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin per «salvare la più grande industria della Sardegna». Sul fronte dell'amministrazione regionale, arriva un primo segnale che riguarda lo stanziamento, previsto da una delibera della Giunta, da approvare in Consiglio, di 10 milioni di euro a favore degli allevatori per fronteggiare la malattia.
ALLERTA Sembra essere difficile riuscire a circoscrivere con esattezza la diffusione del morbo per questo motivo «l'Istituto, assieme a tutto il sistema sanitario, segue da vicino l'evoluzione», sottolinea Usai. Un lavoro imponente che ha portato a «eseguire 37mila analisi per la ricerca del virus e degli anticorpi animali», spiega il direttore generale, «abbiamo fatto un grande sforzo, eseguendo quasi il doppio dei test rispetto al 2012». Novità anche sul fronte delle forze in campo: «L'Istituto zooprofilattico ha approvato un Piano straordinario che prevede circa 300mila euro di spesa per potenziare i laboratori e assumere a tempo determinato due veterinari e sei tecnici di laboratorio». La lingua blu, inoltre, sarà tema di un convegno che si terrà questa mattina (ore 9) a Cagliari, all'ospedale Microcitemico, a cui parteciperanno i maggiori esperti del settore.
CRISI Proseguono le grandi manovre anche in Regione con l'attività dell'Unità di crisi. Dopo la delibera che stanzia 10 milioni di euro per gli allevatori, arriva un ulteriore provvedimento che prevede, oltre alla vaccinazione nelle aree non interessate dal virus, una profilassi diretta e più forte grazie all'uso di repellenti. «L'arma più efficace è la vaccinazione», sostiene l'assessore regionale della Sanità, Simona De Francisci, «per questo motivo mi appello alla responsabilità degli allevatori. La procedura non comporta nessun danno per gli animali». La settimana prossima arriveranno altre 900mila dosi di vaccino. Nessuna variazione sulla movimentazione dei capi che «non prevede nessun blocco». Per la movimentazione fuori dall'isola, «il ministero della Salute sta terminando la stesura del protocollo nazionale che varrà per autorizzare lo scambio, tra le regioni, degli animali vaccinati, bovini in particolare». Oscar Cherchi, assessore regionale dell'Agricoltura, sottolinea che «l'intervento dell'assessorato è volto a compensare i danni causati dal mancato reddito e dai costi per gli allevatori, costretti ad adeguarsi alle disposizioni delle autorità nell'ambito di un programma pubblico di prevenzione».
IL CONSIGLIO Nell'altro ramo dell'amministrazione regionale, intanto, ci si attiva per fare il quadro della situazione. È il caso del consigliere del Pd, Antonio Solinas che ha presentato un'interrogazione agli assessori Cherchi e De Francisci per conoscere «i tempi e le modalità di intervento, le azioni da attuare per affrontare l'emergenza e predisporre opportuni finanziamenti». Su questo ultimo aspetto c'è la delibera che «andrà subito in aula senza dover essere discussa nelle commissioni», evidenzia Sisinnio Piras (Pdl), che qualche giorno fa ha chiesto che venisse applicata una procedura d'urgenza: «Non dobbiamo perdere tempo».
IN PARLAMENTO Approderà anche a Montecitorio il problema della lingua blu, con un'interrogazione al ministro della Salute, Lorenzin. Pili sostiene che serva «un vero e proprio piano Marshall che incida direttamente sul vettore di questa grave malattia. Solo così si potranno limitare i danni». Ieri, il deputato Pdl ha effettuato una serie di sopralluoghi negli allevamenti per «attivare una campagna urgente, considerato che sino a oggi risulta essere stata inefficace e comunque limitata», conclude Pili.
LE ASSOCIAZIONI Critica Confagricoltura: «Il disastro poteva essere evitato. I ritardi nella profilassi e la mancata certificazione dei capi malati hanno favorito l'epidemia». Più ottimista il direttore di Coldiretti, Luca Saba: «Sono state accolte le nostre richieste per i repellenti. Adesso dobbiamo continuare a lottare».
Matteo Sau

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