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L'unione sarda. Vent'anni di stragi sull'asfalto

Un'iniziativa per ricordare 60 croci piantate sulle strade

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DECIMOMANNU Una scia di sangue lunga vent'anni con 60 croci piantate sull'asfalto. Decimomannu non vuole dimenticare chi ora non c'è più a causa di incidenti stradali. In particolare vuole ricordare Bruno Dessì, un giovane scomparso prematuramente nelle strade del Piemonte mentre viaggiava in auto con un gruppo di colleghi di lavoro.
SESSANTA CROCI Ideata dagli amici di Bruno, Paolo Musiu, Claudio Salis e Tore Cabiddu, l'iniziativa ha messo in luce un dato agghiacciante. «Quando ci siamo accorti», spiega Cabiddu, «come da vent'anni a questa parte i deceduti in incidenti stradali nati o residenti a Decimomannu sono stati oltre 60, allora abbiamo voluto pensare a tutti». Persone, volti, voci, esperienze strappate alla vita da un incidente automobilistico assassino saranno ricordati domani. Il tutto coinvolgendo amici, familiari e quanti altri hanno avuto occasione di trascorrere un periodo più o meno breve con una delle vittime della strada. Tra gli organizzatori della manifestazione figurano infatti Claudio Chetto Salis, Nando Locci, Tore Cicolella «ma tanti altri ancora», spiega Cabiddu, «che sarebbe troppo lungo elencare perché siamo almeno una quarantina».
PER NON DIMENTICARE Domani, alle 18,30, un comitato spontaneo di amici e conoscenti si incontrerà per ricordare il ventennale della scomparsa di Bruno Dessì, ex calciatore nella locale squadra dell'Aurora Decimomannu, ex consigliere comunale e figlio dello scomparso ex sindaco Tonino Dessì in carica nel paese negli anni '70. Bruno Dessì era morto il 23 luglio del 1993 nelle strade della provincia di Torino mentre viaggiava in auto per lavoro insieme ad alcuni colleghi scampati alla morte. La notizia arrivata nel paese poche ore dopo l'accaduto aveva gettato nello sconforto la comunità. «Per questo volevamo organizzare un momento per ricordare questo nostro amico che oggi non c'è più», spiega Tore Cabiddu, già storico presidente e allenatore dell'Aurora calcio (dove Bruno mosse i primi calci al pallone) prima che la società confluisse nel Decimo 07 che ora milita in Prima categoria.
SALVIAMO I GIOVANI Da alcuni mesi si incontravano di sera per pensare il programma di quello che doveva essere un semplice memorial per Bruno Dessì ma poi, proprio quando la voce dell'iniziativa si è diffusa, la collaborazione e le offerte di aiuto si sono moltiplicate fino a creare un'agguerrita squadra organizzativa. Il programma di domani prevede alle 18,30, nella chiesa di Santa Greca, la celebrazione della messa in onore degli scomparsi. Subito dopo nell'adiacente polo fieristico è in programma uno spettacolo musicale con gruppi locali. «Nel corso della serata», annuncia ancora Tore Cabiddu, «libereremo in cielo dei palloncini colorati con l'effigie di ciascun scomparso scusandoci fin d'ora se abbiamo dimenticato qualcuno e, nel caso questo avvenisse, di informarci perché rimedieremo l'anno prossimo». Una festa nata «anche per mettere in guardia i giovani sui rischi delle strade», sottolineano Tore Cabiddu, Nando Locci e Paolo Musiu, «così che questa iniziativa nata quasi per caso non possa avere un elenco più lungo».
Gian Luigi Pala

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