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L'unione sarda. Attentato a Priamo Siotto, patteggiano cinque anni

NUORO. Il 17 settembre dal giudice i due accusati

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NUORO La vicenda processuale dei due presunti responsabili dell'attentato dinamitardo all'avvocato Priamo Siotto potrebbe concludersi martedì 17 settembre. In quella data Andrea Cocco e Giuseppe Mingioni, i due giovani nuoresi arrestati alla fine di maggio dalla squadra mobile della questura di Nuoro perché accusati di aver collocato i 250 grammi di gelatina che alle 3.40 della notte del 21 aprile avevano distrutto la Honda Civic di Giovanna Rosa Garippa, avvocato e moglie del presidente del Consiglio dell'Ordine firense di Nuoro, Priamo Siotto, compariranno davanti al Gip Mauro Pusceddu. I difensori dei due indagati, gli avvocati Giannino Guiso e Salvatore Murru, hanno chiesto al sostituto titolare delle indagini, Andrea Schirra, di patteggiare trovando l'accordo per una condanna a 5 anni di reclusione. Ora bisognerà vedere se il giudice per le indagini preliminari formalizzerà il tutto in una delle prime udienze della ripresa dell'anno giudiziario dopo la pausa estiva. L'attentato provocò un'ondata di indignazione e una totale solidarietà alle vittime.
Identificati gli autori, fu ricostruito dagli inquirenti anche il possibile movente dell'attentato. In pratica a Cocco non era andato giù il fatto che l'avvocato Priamo Siotto e alcuni colleghi del suo studio si fossero rifiutati di disertare un'udienza nella quale lui, ed un suo amico, erano imputati di resistenza nei confronti di due agenti di polizia. Da qui la ritorsione.
Luca Urgu

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