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L'unione sarda. Energia, vertice a Roma

OTTANA. Delegazione sarda decisa a difendere le industrie e i 500 posti di lavoro

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OTTANA Dovrebbero decidersi stamattina a Roma le sorti della centrale elettrica ex Enichem. Folta la delegazione sarda al vertice convocato per le 11 nel ministero dello Sviluppo economico con l'assessore regionale all'Industria Antonello Liori, saranno presenti l'imprenditore Paolo Clivati di Ottana Energia; Roberto Bornioli e Luigi Ledda, presidente e direttore di Confindustrie, i rappresentanti sindacali guidati da Salvatore Pinna (Cgil), Ignazio Ganga (Cisl) e Felicina Corda (Uil): Michele Corda nella sua doppia veste di presidente del Consorzio industriale e sindaco di Noragugume insieme ai colleghi di Ottana Giampaolo Marras e Bolotana Francesco Manconi. Tutti a Roma per difendere il ruolo della centrale di Ottana nel sistema energetico regionale, indispensabile per tenere in vita il sistema industriale della Sardegna centrale che da lavoro a 500 operai. Nell'incontro sarà affrontato anche il problema della riconversione degli impianti con la prima fase dell'alimentazione a carbone (progetto avversato tra gli altri dalla Coldiretti e dai sindaci di Nuoro e Ottana) e la seconda che nelle intenzioni di Clivati si basa sul rigassificatore del Sulcis e la linea del metano che dovrebbe sostituire quella Galsi.
Dal vertice di oggi col Governo si attendono risposte certe sul futuro delle industrie che ancora operano nella piana di Ottana. Una vertenza difficile che nei mesi scorsi ha visto una forte mobilitazione dei lavoratori, del sindacato e degli amministratori locali. Se a Roma si dovesse raggiungere un accordo, si allontanerebbero anche i timori di oltre 500 lavoratori, si spegnerebbero le polemiche che sono divampate all'indomani della nube nera che ha invaso i pascoli della zona al centro anche di un'inchiesta della magistratura e le contrapposizioni sull'eventuale ricorso al carbone nella centrale di Ottana Energia.
Francesco Oggianu

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