Partecipa a labarbagia.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

L'unione sarda. Primarie e prime scintille

Murgia: rinnovamento totale, a casa la vecchia classe dirigente Ganau: sì al limite di due mandati. E Deriu punzecchia Barracciu

Condividi su:

Non troppo zucchero, grazie: dopo gli scambi di cortesie del dibattito di mercoledì, tra i soli concorrenti del Pd alle primarie, Andrea Murgia (l'unico candidato senza marchi di partito) si fa carico di vivacizzare il clima. E, oltre a ribadire la protesta per quel confronto che ha escluso lui e il socialista Simone Atzeni, lancia un programma che sa di rottamazione: «Vogliamo che una classe politica vada a casa e ceda il passo alle generazioni che finora non hanno mai avuto spazio».
LE PROPOSTE Si è trasformato quasi in un trailer del suo programma, per Murgia, l'incontro di ieri al nuraghe Arrubiu di Orroli con le cooperative dei beni culturali. «Questa struttura megalitica è una delle più importanti d'Europa, eppure non la conosce quasi nessuno», ha detto il candidato, che mette tra le priorità la valorizzazione del patrimonio archeologico e dei beni culturali: «Dovrebbe essere la nostra bandiera, attrarre milioni di visitatori, e invece la Regione non se ne cura e non paga neanche gli operatori».
Sono circa 800, sempre con un futuro a rischio, appesi all'ennesima proroga. «Questo settore può diventare un volano per il turismo», è la convinzione di Murgia: «Assurdo che non esista ancora una carta Sardegnapass che, come accade in mezzo mondo, consenta l'accesso a musei e siti di interesse». Bisognerebbe creare «un Ente Cultura, così come esiste l'Ente Foreste, che metta in rete tutto il patrimonio archeologico, culturale, bibliotecario».
RINNOVAMENTO La disattenzione su questi temi è, a suo giudizio, una colpa della giunta Cappellacci, ma anche di tutta una classe (o meglio, una generazione) dirigente. Senza salvare il centrosinistra.
Da qui la richiesta di rinnovamento della politica: «Siamo molto radicali. Nessuna candidatura per chi ha alle spalle dieci anni nell'amministrazione, a qualsiasi titolo. Senza deroghe né ripescaggi in giunta o negli enti». C'è pure l'intento di sforbiciare i compensi dei consiglieri regionali: «Via le indennità forfettarie, solo uno stipendio uguale a quello dei dirigenti della Regione».
I RIVALI Il tema del limite dei mandati è tra quelli che può dividere i candidati alle primarie. Ieri, per esempio, Gianfranco Ganau ha scritto su Twitter e su Facebook che «per il rinnovamento della classe politica, sono convinto che sia necessario rispettare il limite di due mandati. È il mio impegno per il quale rivolgo un appello anche a tutti gli altri candidati».
A increspare il mare piatto del confronto in vista del 29 settembre c'è anche Roberto Deriu, che la prossima settimana illustrerà nei dettagli la sua proposta sul tema sport e salute (che prevede di destinare all'attività sportiva, a scopo preventivo, l'1% della spesa sanitaria: 32 milioni, in pratica un raddoppio del bilancio attuale dello sport). «Io posso fare proposte concrete perché la mia candidatura non nasce, a differenza di quella di Francesca Barracciu, dalla coalizione di tanti big su una persona», punzecchia il presidente della Provincia di Nuoro: «Anzi, è proprio il contrario, si parte dai programmi».
APPUNTAMENTI Deriu illustrerà le sue idee sullo sport lunedì 9 a Macomer, alle 18.30 alla Comunità montana. Stamattina invece (ore 12) Ganau incontrerà gli amministratori del Goceano a Pattada. Più avanti ci saranno anche confronti pubblici tra i cinque candidati. Non riguarda invece le primarie sarde, ma desterà comunque grande attenzione, l'iniziativa organizzata per sabato 14 a Cagliari da Big Bang Sardegna, associazione culturale vicina a Renzi presieduta da Emanuele Armeni del Pd: a Palazzo Viceregio, in un dibattito su politica e partecipazione, insieme all'economista Francesco Pigliaru e al blogger dell'Espresso Francesco Nicodemo interverrà Fabrizio Barca.
È la prima volta in assoluto che l'ex ministro della Coesione territoriale partecipa a un'iniziativa renziana. Non può certo essere tradotto frettolosamente in un endorsement : ma, considerato il ruolo che Barca ha assunto col suo manifesto politico nel dibattito interno al Pd e al centrosinistra, la sua presenza non passerà inosservata.
Giuseppe Meloni

Condividi su:

Seguici su Facebook