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L'unione sarda. «Edilizia, un piano straordinario»

Porcu: cantieri bloccati, calano i bandi per le opere pubbliche

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È un vero e proprio grido di allarme quello che lancia la Cna, la confederazione dell'artigianato e della piccola e media impresa. «Il settore delle costruzioni in Sardegna è avvitato in una spirale recessiva che peggiora di anno in anno». Crollano gli investimenti (-3,5%, che si aggiunge al -8,5 dell'anno precedente), e non va meglio se si guarda al volume di affari col 2,5% in meno. «Numeri da incubo», dice il segretario regionale di Cna, Francesco Porcu, illustrando il rapporto sul mercato delle costruzioni nell'Isola stilato per il 2012 e i primi 6 mesi di quest'anno, «testimoniano quanto il settore viva ancora in grandissima difficoltà».
LO SCENARIO A contribuire a questo quadro, a giudizio dell'associazione artigiana, c'è soprattutto «il vuoto pneumatico del governo regionale e la sua incapacità di rispettare anche quegli impegni a costo zero assunti con le rappresentanze sociali», tuona Porcu. Il riferimento è alla mancata costituzione di una centrale unica di pagamento e di un osservatorio degli appalti pubblici «che era stato pensato per monitorare le migliaia di situazioni di blocco anche di piccoli cantieri». Ma, «soprattutto», sottolinea il segretario regionale, «la mancanza di un piano straordinario per le opere pubbliche immediatamente cantierabili. Dopo il 2012 pensavamo di aver toccato il fondo, ma purtroppo, evidentemente, non è così».
I DATI Non nascondono la preoccupazione i vertici regionali della Cna costruzioni. E il perché lo si capisce quando snocciolano i numeri. I posti di lavoro persi negli ultimi 4 anni sono 25.000, -38% dal primo trimestre del 2008, -13,7% nel primo trimestre del 2013. Sono in affanno tutti i segmenti: -7% gli investimenti per l'edilizia residenziale, pure peggio, -8%, per quella non residenziale. In controtendenza rispetto al 2012, quest'anno crollano anche i bandi di gara per le opere pubbliche, -25% nel numero, - 40% nel valore.
IL CREDITO Anche farsi concedere un prestito o aprire una linea di credito è ormai una chimera: nel primo trimestre 2013, i mutui per l'acquisto delle abitazioni sono diminuiti del 65%, mentre i finanziamenti per le nuove costruzioni dell'88%. Con la conseguenza che il mercato immobiliare ha subito una contrazione del 23%, per le abitazioni, e del 18%, per i locali commerciali. Il bilancio per il 2013 delinea uno scenario di crisi del settore in tutta l'Isola, con le eccezioni delle province di Nuoro e Ogliastra che registrano rispettivamente +1,9% e +1%. A Olbia-Tempio la maglia nera, -7,9%, seguita da Medio Campidano, -7,6%, Oristano, -6,7%, e Carbonia-Iglesias, -3,3%. Discorso a parte per Cagliari, che contiene le perdite con un -0,5% e Sassari, che dopo aver perso il 30% nel 2012, quest'anno potrebbe tornare a crescere dell'1,6% grazie a nuovi cantieri. «Le previsioni sono nere», conclude Porcu. Ecco perché per uscire da questa situazione, secondo il segretario generale «occorre privilegiare le opere di piccola dimensione, di riuso e riqualificazione urbana, a partire da scuole ed edifici pubblici».
Mauro Madeddu

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