La campagna di vaccinazione contro la diffusione del morbo della lingua blu negli ovini sarebbe dovuta iniziare d'inverno. Francesca Barracciu, componente della commissione Agricoltura al Parlamento europeo e candidata alle primarie del centrosinistra, crede che un intervento tempestivo avrebbe limitato i danni. Ieri, nel corso del convegno sulla Blue tongue, promosso dal Comune di Sarule, a cui era presente anche Efisio Arbau (consigliere regionale di La Base), l'europarlamentare ha spiegato di avere presentato in commissione europea, a gennaio scorso, un'interrogazione sulla recrudescenza del fenomeno Blue Tongue in Sardegna.
A febbraio e a marzo scorsi, quand'era ancora consigliere regionale, aveva indirizzato altre due interrogazioni al presidente della Regione e agli assessori competenti. «Il governo regionale», sottolinea Barracciu, «avrebbe dovuto fare quello che chiedevo di fare a febbraio, quand'ero ancora in Consiglio regionale». L'europarlamentare spiega di avere sollecitato «con urgenza la campagna di vaccinazione nei mesi invernali. Andava fatta nei tempi stabiliti, come prescrive l'Unione Europea e come prevedeva il piano di eradicazione del morbo predisposto e finanziato dalla Commissione a ottobre 2012, che già evidenziava il caso Sardegna, per una recrudescenza dell'epidemia». Barracciu aveva chiesto cosa impedisse alla Regione di procedere al pagamento degli indennizzi per i capi già abbattuti col parere delle autorità sanitarie, e una delucidazione sull'avviamento di una campagna di vaccinazione d'emergenza per il 2013.
«Allora era possibile intervenire in tempo» conclude l'europarlamentare, «ma nessuno ha risposto alle interrogazioni. Ne ho depositato una nuova sugli indennizzi in Commissione europea. Numerosi allevatori e organizzazioni di categoria lamentano di non aver ricevuto i risarcimenti per i capi morti nel 2012. Chiedo di verificare se vi siano state e vi siano inadempienze da parte delle autorità competenti». (e.b.)